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Grexit scuote le Borse dopo il rally. A Milano (-1,07%) in vendita soprattuto i titoli bancari

Le maggiori banche, il lusso e Stm riportano il FTseMib (-1,34) sotto quota 24mila per i realizzi dopo il rally dei giorni scorsi – In controtendenza Saipem e pochi altri titoli – In discesa anche i listini di Parigi e Francoforte sul rischio Grexit – Le trimestrali a due velocità tengono in altalena Wall Street e Nasdaq – Fmi migliora le stime sull’Italia.

Grexit scuote le Borse dopo il rally. A Milano (-1,07%) in vendita soprattuto i titoli bancari

IL FANTASMA DELLA CRISI GRECA SPAVENTA L’EUROPA. JP MORGAN MEGLIO DEL PREVISTO RILANCIA WALL STREET 

Il fantasma della Grecia torna a far tremare i mercati alla vigilia del direttorio della Bce. Nonostante le smentite, i mercati danno credito allo scoop del Financial Times: Atene, vista la situazione finanziaria drammatica, si sta preparando all’ipotesi di un default. Arretrano così le Borse del Vecchio Continente: a Milano l’FtseMib che arretra dell’1%. La Borsa di Madrid ha perso l’1,3%, in calo anche Parigi -0,6% e Francoforte -0,9%.

Positivi gli indici Usa: Dow Jones e S&P avanzano dello 0,2%. JP Morgan sale del 2% dopo avere annunciato risultati del primo trimestre migliori delle attese. L’utile per azione è stato di 1,45 dollari, il consensus indicava 1,41 dollari.

Il Fondo monetario internazionale ha leggermente migliorato le stime di crescita per l’economia italiana, che tuttavia continuerà a far peggio dei partner della zona euro. Secondo il Fmi, quest’anno l’economia italiana crescerà al ritmo dello 0,5%, un decimo in più rispetto allo 0,4% indicato nell’ultimo aggiornamento di gennaio, mentre nel 2016 la crescita accelererà a +1,1% da +0,8% della precedente previsione.

La proiezione di crescita per la zona euro nel suo complesso quest’anno è +1,5% e +1,6% nel 2016. A deprimere Piazza Affari sono stati i titoli che più hanno corso nelle ultime settimane e in prima fila troviamo i bancari: Unicredit che scende del 2,5% al pari di Intesa e Banco Popolare -1,4%. Peggio fanno Pop.Emilia -2,1% e Mediobanca -2%.

Sale dello 0,35% Exor. A Borsa chiusa la finanziaria, la cui assemblea ha approvato ieri l’emissione di prestitti per 3 miliardi, ha annunciato il lancio di un’Opa amichevole sulla società di riassicurazione Usa Partner Re: del valore di 6,4 miliardi cash. In calo i titoli dell’industria: Finmeccanica scende dell’1,6%, StM -2,2%, debole Fiat Chrysler -1,6%.

Arretrano le utilities: Enel -1,4%, Atlantia -0,8%, Snam -1%. Telecom Italia sale dello 0,3%. Mediaset cade in ribasso del 2,4% dopo la notizia che fra poco giorni partirà l’offerta integrata sulla banda larga fra Telecom Italia e Sky. Svetta tra i petroliferi Saipem +3%, Eni avanza dello 0,1%, Tenaris +0,7%. Nel lusso, infine, giù Ferragamo -3,7%, declassata da Exane. Tod’s -1,9%. 

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