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Governo, nel Cdm di venerdì anche la possibilità per le assicurazioni di fare credito

Dal Mise un pacchetto di misure per la crescita in Cdm questo venerdì o il prossimo – Oltre al taglia-bollette e a incentivi per investimenti e Ipo, si punta a dare impulso alle emissioni obbligazionarie, a riformare le società d’intermediazione immobiliare quotate e, soprattutto, a concedere alle assicurazioni la possibilità di fare credito.

Governo, nel Cdm di venerdì anche la possibilità per le assicurazioni di fare credito

Non solo anticorruzione, Pa e bolletta elettrica. Venerdì sul tavolo del Consiglio dei ministri potrebbe arrivare anche un intero pacchetto di misure messo a punto dal ministero dello Sviluppo economico per un valore strutturale di 200-250 miliardi l’anno.

La riunione del Cdm in calendario dopodomani è però già colma di provvedimenti da discutere, per cui non è escluso che i nuovi interventi per la crescita siano rinviati al prossimo Consiglio, venerdì 20 giugno. La notizia è stata diffusa nella serata di ieri dall’agenzia Reuters. 

Oltre a varare il già noto taglia-bollette e a incentivare gli investimenti e la quotazione in Borsa delle società, il Mise punterebbe anche a dare un ulteriore impulso alle emissioni obbligazionarie, a riformare le Siiq (società d’intermediazione immobiliare quotate) e, soprattutto, a concedere alle assicurazioni la possibilità di fare credito

“Tutto il pacchetto ha un valore strutturale annuo di 200-250 milioni di euro, con un picco previsto di circa 500 milioni nel 2016 – dice la fonte citata da Reuters –. Stiamo lavorando per andare in Cdm questo venerdì, altrimenti si slitta alla prossima settimana. E’ molto importante la misura che estende alle assicurazioni la possibilità di concedere finanziamenti”.

Sul fronte obbligazionario, si va verso l’eliminazione della ritenuta d’acconto anche sulle emissioni di tipo “private placement”, estendendo la normativa agevolata che è stata introdotta di recente per i cosiddetti minibond.

Quanto alle Siiq, le modifiche dovrebbero allentare una serie di vincoli esistenti su azionariato, flottante e tipologie d’investimento, con l’obiettivo di rendere queste società più appetibili sia come struttura societaria sia per gli investitori.

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