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Ferrari: utile spinto dal patent box, titolo in rosso

La Casa di Maranello ha pubblicato i risultati del terzo trimestre 2018 e l’unico dato negativo viene da un ebitda sotto le aspettative degli analisti che si ferma a 278 milioni di euro . Nel terzo trimestre, le consegne totali di vetture sono state pari a 2.262 unità, in aumento del 10,6% e i ricavi netti in aumento dello 0,3%

Ferrari: utile spinto dal patent box, titolo in rosso

Conti in ordine per il Cavallino Rampante che ha comunicato lunedì mattina i risultati del terzo trimestre 2018: le consegne totali di vetture sono arrivate a 2.262 unità, in aumento del 10,6%, mentre i ricavi netti ammontano a 838 milioni, in crescita dello 0,3% e del 2,2% a cambi costanti. Deludente il risultato dell’ebitda che si ferma a 278 milioni di euro (+4,7%) non centrando le aspettative degli analisti che attendevano un risultato più marcato a 282,3 milioni. L’ebit vale 203 milioni (+0,4%).

Maranello ha spiegato che la crescita delle vendite è stata trainata soprattutto da “un aumento dell’11,4%  dei modelli a 8 cilindri (V8), mentre i modelli a 12 cilindri (V12) sono aumentati del 7,9%. La crescita dei modelli V8 è stata guidata dalla crescita delle consegne della Ferrari Portofino. La performance dei modelli V12 è stata guidata in particolare dalla 812 Superfast. Questo risultato è stato in parte compensato dal calo delle vendite del modello LaFerrari Aperta, che sta per terminare il suo ciclo di produzione limitato”.

L’utile netto trimestrale è balzato del 105% a quota 287 milioni, ma a livello adjusted è risultato in crescita del 5% a 146 milioni. A spingere il profitto l’accordo col fisco sul Patent Box: “Nel trimestre l’aliquota fiscale si è significativamente ridotta a seguito dell’accordo preventivo per accedere al regime di tassazione agevolata previsto dal Patent Box, siglato l’11 settembre 2018 con l’Agenzia delle Entrate Italiana. Il beneficio fiscale per il triennio 2015-2017 è stato iscritto nel trimestre per 141 milioni, di cui 139 milioni da utilizzo diretto e 2 milioni da uso indiretto di copyright, brevetti, marchi commerciali, design e know-how”, ha precisato la società nel comunicato.

Se si guarda ai dati relativi a tutto il 2018, nei primi nove mesi dell’anno Ferrari ha chiuso il periodo con un utile netto di 596 milioni di euro, in crescita del 49% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche in questo caso c’è l’effetto fiscale positivo dal regime di tassazione agevolata, al netto del quale l’utile netto adjusted segna un progresso del 14% a 454 milioni. Tra gli altri dati i ricavi sono risultati stabili a 2,575 miliardi (2,577 in precedenza) e il risultato operativo da 581 a 631 milioni (+9%). L’indebitamento industriale netto è sceso da 473 a 372 milioni.

Ferrari ha confermato gli obiettivi già indicati per il 2018: consegne oltre 9.000 unità incluse le supercar, ricavi netti maggiori di 3,4 miliardi di euro, ebitda adjusted maggiore o uguale a 1,1 miliardi, indebitamento industriale netto inferiore a 350 milioni inclusa una distribuzione dei dividendi ai possessori di azioni ordinarie ed esclusi potenziali riacquisti di azioni. Le spese in conto capitale sono attese a 650 milioni.

Il titolo a metà giornata, in una seduta difficile per le banche italiane e che registra un -0,4%, perde l’1,39%.

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