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Calciomercato, Neymar al Psg scatena l’effetto domino: trema la Juve, spera il Milan

Oggi potrebbe essere il D-Day per il passaggio dell’asso brasiliano dal Barcellona al Psg per la cifra monstre di 220 milioni destinata a salire quasi a 600 tra ingaggi e commissioni al padre – Il calciomercato verrà terremotato: la Juve trema per Dybala, il Milan spera in Cavani – Le manovre di Inter e Roma

Calciomercato, Neymar al Psg scatena l’effetto domino: trema la Juve, spera il Milan

Il grande giorno potrebbe essere arrivato. In queste ore Neymar sta per definire il suo passaggio dal Barcellona al Psg, per quello che diventerebbe a tutti gli effetti il trasferimento più costoso della storia del calcio. Nessun calciatore infatti è mai arrivato a valere 220 milioni di euro, cifra che invece non ha scomposto minimamente lo sceicco Al-Thani e il suo fedele scudiero Al-Khelaifi, decisi a concludere un’operazione destinata a fare giurisprudenza.

Sarà il brasiliano infatti a pagare personalmente la clausola rescissoria, ovviamente dietro sponsorizzazione del Qatar: così facendo il Psg eviterà problemi con l’Uefa e il giocatore ne beneficerà con un maxi ingaggio da 30 milioni a stagione, a cui andrà aggiunto un bonus di 40 (!) per il padre-procuratore. Affare da capogiro insomma, destinato a sconvolgere gli equilibri di mezza Europa: perché da oggi, sempre che l’operazione si concretizzi, scatterà un effetto domino di proporzioni monumentali.

Il “Barça furioso” si getterà sul mercato a caccia di un sostituto e i nomi, ovviamente, sono di quelli grossi. Il primo della lista è Griezmann dell’Atletico Madrid (clausola di 100 milioni), il secondo Coutinho del Liverpool (80), il terzo Dybala: i tifosi della Juve, pur con tutte le rassicurazioni del caso, non possono ancora dormire sonni tranquilli.

L’arrivo di Neymar poi creerà squilibri non indifferenti nello spogliatoio parigino, ecco perché qualcuno potrebbe anche chiedere la cessione. È il caso di Cavani, da ieri di diritto nella lista di Fassone e Mirabelli: il Matador è un sogno piuttosto difficile da realizzare ma non impossibile, tanto più in questo mercato. Più realisticamente però il Milan punta su Diego Costa, per quanto lo spagnolo si sia promesso all’Atletico Madrid (a gennaio) e non voglia sentire ragioni.

Complicatosi l’affare Belotti (ancora ieri Cairo ne ha ribadito l’incedibilità), restano forti le candidature di Aubameyang e Kalinic, quest’ultimo però legato soprattutto alla partenza di Bacca, oltre al mai dimenticato Ibrahimovic, che però, al momento, appare soprattutto come una suggestione.

Oggi intanto l’Inter ufficializzerà l’acquisto di Vecino (ok le visite mediche di ieri) e chiuderà quello di Dalbert, che il Nizza libererà subito dopo il preliminare di Champions con l’Ajax (il suo arrivo a Milano è previsto per domani). Lo shopping francese dei nerazzurri non finirà qui: Sabatini ha messo gli occhi sul difensore centrale del Psg Kimpembe e sull’ala destra del Caen Karamoh, giovani poco conosciuti al grande pubblico ma già considerati di assoluto livello.

Parallelamente si lavorerà anche alle cessioni, con Murillo e Jovetic in direzione Spagna (Valencia il primo, Siviglia il secondo) e Candreva sorprendentemente davanti a Perisic nella lista partenti. Il Manchester United infatti sembra aver mollato la presa, il Chelsea invece no e Spalletti preferirebbe privarsi dell’italiano piuttosto che del croato.

Giorni di (apparente) calma invece in casa Juve, dove ci si muove a piccoli passi sui soliti obiettivi per difesa (De Vrij) e centrocampo (Matuidi), senza però dimenticare la questione Keita. L’esterno laziale piace un po’ a tutti (Inter e Milan hanno presentato offerte importanti) ma ha scelto il bianconero: ora non resta che vedere se il braccio di ferro verrà vinto da Lotito o da Marotta.

Infine la Roma, sempre più vicina a quel Mahrez tanto desiderato da Di Francesco. Il Leicester continua a valutarlo almeno 40 milioni ma ieri è arrivata una buona notizia: le Foxes infatti hanno acquistato Iheanacho dal Manchester City, chiaro segnale che qualcuno là davanti se ne andrà presto. E tutti gli indizi, per la gioia della Roma, portano proprio all’algerino.

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