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Calcio, Juve: battere il Chievo per zittire le critiche

I campioni d’Italia vogliono dimenticare in fretta la delusione della Champions e le polemiche sul loro attuale stato di forma ma il Chievo, che oggi li affronta a Verona, è un brutto cliente – Quattro novità nella formazione bianconera rispetto al Lione: Rugani, Benatia, Lichtsteiner e Lemina.

Calcio, Juve: battere il Chievo per zittire le critiche

Vincere per zittire le critiche. Sembra incredibile ma anche la Juventus, pentacampione d’Italia e prima con 4 punti sulla seconda, vive un periodo ricco di tensioni e polemiche. E così la trasferta in casa del Chievo (ore 15) diventa piuttosto delicata e non solo per ragioni di classifica: quella, anzi, preoccupa relativamente, i problemi semmai arrivano dal gioco. In molti pensano che sia quella la causa delle fatiche bianconere, e se in Italia i risultati hanno nascosto la polvere sotto il tappeto, altrettanto non si può dire dell’Europa, dove la squadra continua a stentare nonostante un organico di primissimo livello. Al pareggio col Lione poi si sono aggiunte le polemiche tra la società e la Gazzetta dello Sport, rea di aver rivelato uno sfogo di Buffon contro i compagni (“in Italia vinciamo perché si scansano, in Champions invece non è così”) che fa ancora rumore, nonostante sia stato prontamente smentito.

“In vita mia non ho mai trovato avversari che si sono scansati – ha replicato Allegri. – Voglio pensare solo al Chievo, è la peggior squadra che potesse capitarci in questo momento. Arriva dalla sconfitta di Crotone e avrà grandi motivazioni al cospetto della capolista, inoltre è molto organizzato e ha un ottimo allenatore come Maran. Nell’ultimo mese poi abbiamo giocato tante partite, alcune delle quali molto toste. Ci serve un ultimo sforzo per chiudere al meglio questo ciclo, dobbiamo vincere in qualunque modo”. Il pragmatismo del tecnico è comprensibile, in molti però storcono il naso di fronte alla ricerca spasmodica del risultato senza troppi fronzoli, quasi non si potesse fare di più nonostante l’evidente supremazia tecnica. Ad Allegri però vanno riconosciute alcune attenuanti oggettive: tra infortuni (Chiellini, Dybala e Pjaca) e giocatori non al meglio (Bonucci, Marchisio, Asamoah) le tanto decantate alternative sono ridotte all’osso. E così finiscono per giocare quasi sempre gli stessi, oltretutto senza una condizione fisica adeguata alle aspettative.

Al Bentegodi rivedremo il 3-5-2 d’ordinanza con Buffon in porta, Rugani, Barzagli e Benatia in difesa, Lichtsteiner, Khedira, Hernanes, Lemina e Alex Sandro a centrocampo, Higuain e Mandzukic in attacco. Maran, a secco di vittorie da oltre un mese (l’ultima è dell’1 ottobre a Pescara, da allora due pareggi e due sconfitte), tenterà l’impresa con il solito 4-3-1-2 con Sorrentino tra i pali, Cacciatore, Dainelli, Gamberini e Gobbi nel reparto arretrato, Castro, Radovanovic ed Hetemaj in mediana, Birsa sulla trequarti alle spalle della coppia offensiva Floro Flores-Inglese.

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