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Borse europee a due velocità: Milano la peggiore, pesano le banche, vola il prezzo del gas

A metà giornata le Borse europee si muovono in ordine sparso – Milano la peggiore – Giù le banche – In rialzo i prezzi del gas e del petrolio

Borse europee a due velocità: Milano la peggiore, pesano le banche, vola il prezzo del gas

L’atteso nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed – in risposta a un’inflazione che negli Stati Uniti sembra non aver ancora toccato il picco – frena le Borse europee. La foto di metà giornata vede in rosso Piazza Affari, il FTSE MIB cede lo -0,78%, che scende a 21.216,42 punti, risentendo della debolezza delle banche, zavorrate dal -7,09% di Ubs a Zurigo dopo l’annuncio di risultati di bilancio deludenti: l’utile netto del secondo trimestre è salito a 2,11 miliardi di dollari, contro i 2,4 attesi, così come i profitti dell’investment bank e del wealth management.

In linea con Milano, Madrid e Parigi, che segano rispettivamente -0,38% e -0,44%. Poco sopra la parità Francoforte, con un rialzo del 41%. Londra, la migliore d’Europa, segna invece un piccolo aumento dello 0,55% sostenuto dal buon andamento di Unilever (+2,39%). Il gigante dei beni di consumo ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi underlying in crescita dell’8,1% (consensus +7,2%). In calo invece l’underlying operating margin al 17%. Per l’intero esercizio il gruppo prevede di superare la guidance in termini di crescita dei ricavi underlying (+4,5-6,5%).

Lo spread tra Btp italiano e Bund tedesco stabile a 233 punti (+0,49), con il rendimento del nostro decennale al 3,22%.

Borse europee e mercati: euro-dollaro debole, in rialzo gas e petrolio

Sul mercato valutario l’euro resta debole e si scambia a 1,0145 dollari contro il dollaro.

Il braccio di ferro tra Russia ed Europa sulle forniture continua a spingere al rialzo il prezzo del gas naturale, con i futures al Ttf di Amsterdam vicino ai 200 euro al megawattora, nonostante l’accordo sul piano d’emergenza Ue in vista dell’inverno di fronte i continui tagli da parte del colosso energetico russo, Gazprom.

Con le quotazioni del metano alle stelle, il petrolio torna a essere un’alternativa piuttosto allettante. L’oro nero tratta al rialzo in entrambi i listini, con il Wti americano in crescita dell’1,74% a 99 dollari al barile e il Brent a 106 dollari in aumento di quasi il 2%. “Il razionamento del gas in Europa sembra ora sempre più probabile”, sottolinea Stephen Innes, di Spi Asset Management. “L’Europa potrebbe potenzialmente scambiare il gas con il greggio, prospettiva che ora spinge al rialzo i prezzi del barile”, conclude Innes.

Milano, banche giù utility a due velocità

La pressione sui titoli italiani si scarica sulle quotazioni delle banche di casa nostra, a partire da Bper -2,29%, FinecoBank -2,10%, Banca Generali -2,1%, Bpm (-1,98%) e Intesa Sanpaolo -1,82%. Tengono meglio, Unicredit (-1,18%) – che domani darà il via alla stagione dei conti semestrali – e Mediolanum (-0,51%).

Si muovono in ordine sparso le utility. In modesto rialzo Italgas, evidenziando un incremento dell’1,32%. In territorio positivo anche Snam (+0,6%) e Terna (0,72%), mentre bilancio negativo per A2a (-2,78%), la peggiore tra le bluechip a metà giornata.

Bene anche Leonardo che guadagna lo 0,94%. In progresso, seppur più limitato, sono anche Eni + 0,61%; Saipem +0,67% e Atlantia (+0,49%).

Bilancio negativo anche per STMicroelectronics, che cede lo 0,67%. Male la galassia Agnelli, con Cnh -1,2% e Stellantis -1,14%. 

Maglia nera anche per Diasorin (-2,54%) e Prysmian (-2,15%).

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