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Borse ad alta volatilità e spread in area 300 punti

Listini europei in rosso a metà mattina, improntati alla fuga dal rischio e ai minimi degli ultimi due anni – Piazza Affari attende il No della Ue alla manovra di bilancio – Banche deboli – Soffrono Stm e Saipem – Si muove al rialzo Luxottica dopo i risultati – Prese di profitto su Ferragamo e Moncler – A Francoforte sprofonda Bayer dopo la sentenza Usa

Borse ad alta volatilità e spread in area 300 punti

Soffrono i listini europei, dopo la pessima seduta asiatica. Ma a tener banco è l’attesa per la riunione pomeridiana dei commissari Ue, che sancirà lo scontato no alla manovra italiana. Mai finora Bruxelles è giunta al punto di bocciare una Finanziaria. Debole anche l’euro a quota 1,146.

Nell’attesa, Milano riduce le perdite della mattina: -0,33% a 18.850 punti. Il Btp decennale tratta ad un rendimento del 3,45%, in calo del 3,53% iniziale. Lo spread oscilla attorno a quota 300, 2,6 punti base in meno dei primi prezzi.

Matteo Salvini si dice certo della bocciatura. Il numero uno del fondo di salvataggio della zona euro Klaus Regling ha espresso la sua preoccupazione, aggiungendo che però non si deve cedere al panico dato che il contagio nei confronti degli altri Paesi che condividono la moneta unica finora è stato “molto limitato”.

L’azionario europeo è ai minimi da due anni a metà seduta dopo una serie di trimestrali deludenti, soprattutto tra i tech. Lo Stoxx 600 segna un ribasso attorno all’1,6%, minimo da dicembre 2016, quinta seduta in calo anche sulla scia di Asia e Wall Street. Le perdite più pesanti riguardano Francoforte -1,7% e Parigi -1,3%. Giù anche Londra -0,7% e Madrid -0,5%.

Il comparto più in difficoltà questa mattina è quello tech con un ribasso del 4,3%, trascinato dal crollo di AMS (-17%) a seguito di un outlook che non ha convinto gli investitori. A Piazza Affari la peggior blue chip è Stm, con un calo del 4,75%. Il comparto perde oltre il 18% dal picco di giugno.

La tedesca Bayer perde il 7% dopo che un giudice Usa ha messo una sentenza a sfavore di Monsanto nel caso di un lavoratore malato terminale di tumore.

Giù i titoli energetici sulla scia della discesa dei prezzi del greggio con il Brent che perde l’1,7% portandosi a 78,48 dollari al barile.

Vendite in particolare su Saipem (-3,16%). Eni -0,9%.

Debole il settore bancario -0,46%), anche se ha recuperato parte delle perdite iniziali, in una seduta volatile. Unicredit -0,3%. Banca Monte Paschi -1%, sta chiudendo la cessione di 2,4 miliardi di crediti in sofferenza, ci sono almeno quattro soggetti in gara, tra cui Banca Ifis (+1%).

Banco Bpm -2,1%: i venditori allo scoperto hanno eletto le ex Popolari italiane come il bersaglio ideale per le vendite.

Si muove al rialzo Luxottica così come la controllante Essilor dopo i risultati. Prese di profitto invece su Salvatore Ferragamo: -2,3% dopo il balzo di ieri. Berenberg ha avviato la copertura con ‘hold’ e target price a 17 euro, sotto le attuali valutazioni. Debole anche Moncler (-3,3%).

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