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Borsa, Milano è maglia nera per la politica

L’incertezza politica fa vacillare Piazza Affari e spread: la Borsa chiude in ribasso dello 0,86%, la peggiore performance d’Europa, mentre il differenziale Btp-Bund oscilla intorno ai 324 pb – In rosso a Milano le banche: male in particolare Mediobanca e Mps – Corre Impregilo dopo la presentazione ieri del nuovo piano industriale

Borsa, Milano è maglia nera per la politica

L’incertezza politica fa vacillare Piazza Affari e spread. Oggi Elsa Fornero è volata a Wall Street per incontrare l’ad del Nyse e alcune società italiane quotate oltreoceano. Missione: convincere gli investitori esteri che l’Italia è appetibile e che quello che è stato intrapreso non verrà cancellato dal prossimo governo.

Lo spread si mantiene a quota 324 punti base mentre Piazza Affari chiude anche oggi maglia nera d’Europa: Il Ftse Mib cede lo 0,86%. Madrid -0,77%. Giù anche Francoforte -0,22% dopo che la Bundesbank ha ridotto le sue stime sulla crescita per l’economia tedesca nel 2013 (+0,4% contro +1,6%), all’indomani del taglio dell’outlook della Bce. Londra +0,22%, Parigi +0,11%. Atene +1,09%.

La possibilità di mettere in comune il debito dei Paesi dell’Eurozona con il progetto degli eurobond al momento “non è realistica”, ma lo potrebbe diventare in futuro quando la fiducia dei mercati sarà totalmente ripristinata e ci sarà più consapevolezza da parte degli Stati membri dell’euro delle conseguenze delle proprie politiche, ha detto oggi Mario Draghi, presidente della Bce, rispondendo alle domande della stampa su possibili soluzioni concrete e definitive alla crisi debitoria europea. L’Eurotower si potrebbe preparare a un taglio dei tassi nel 2013, discusso nell’ultima riunione del direttivo di ieri. “A meno che la situazione non migliori in modo significativo, il che è improbabile, nel nuovo anno possiamo attenderci un cambiamento dei tassi”, ha detto Jozef Makuch, alla guida della Banca centrale slovacca e fa parte del direttorio della Bce definendo “molto seria” la discussione della Bce sulla politica monetaria.

L’euro scivola di un altro -0,19% a 1,2946 dollari.L’oro rimane sopra quota 1.700 dollari l’oncia e il petrolio Wti a 86,30 dollari al barile.

A Wall Street gli indici partono positivi in scia del buon dato sulla disoccupazione Usa scesa a novembre al 7,7% grazie a creazione di nuovi posti di lavoro meglio delle attese. Alla chiusura dell’Europa gli indici si muovono contrastati (Dow Jones +0,33%, Nasdaq -0,50%) dopo che la fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan è scivolata a sorpresa a 74,5 punti base a dicembre da 82,7 punti di novembre contro attese a 82 punti.

A Piazza Affari in rosso le banche: Mediobanca -2,33%, Intesa -0,93%, Unicredit -1,30%, Mps -1,11% mentre Bpm +0,49% è in controtendenza dopo l’accordo con i sindacati per 700 esuberi in relazione al piano industriale 2012-2015, con l’obiettivo di un contenimento del costo del lavoro di 70 milioni. Giù anche Mediaset -3-13%, Mediolanum -3,08%, A2A -2,83% e Saipem -2,79%.

L’ad di Eni Paolo Scaroni non ha voluto commentare il cambio ai vertici della controllata Saipem a seguito delle indagini su presunti reati di corruzione su contratti in Algeria.

Sul Ftse Mib svetta Impregilo +3,41% dopo la presentazione ieri del nuovo piano industriale. Fiat +0,84%. Oggi Marchionne, riconfermato ai vertici dell’Acea, ha annunciato che taglierà 1.500 posti in Polonia per la crisi. Campari +0,62%.

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