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Borsa, lo stop di Mps non spegne Piazza Affari. Draghi porta lo spread a 171

Viaggia ancora in territorio positivo Piazza Affari intorno alle 15 (+0,7%), sulla scia degli ottimi dati sugli ordinativi industriali tedeschi e sulla disoccupazione Usa – Mps, dopo un avvio boom e poi un crollo, è appena sotto la parità – A fare la voce grossa è Yoox dopo i conti da record del 2013 – Spread tocca per un attimo quota 171 dopo parole Draghi.

Borsa, lo stop di Mps non spegne Piazza Affari. Draghi porta lo spread a 171

Le parole del presidente della Bce Mario Draghi, che conferma al minimo storico i tassi d’interesse allo 0,25%, lima l’inflazione per il 2014 e rivede al rialzo il Pil dell’Eurozona registrando “una ripresa moderata”, come spesso accade non turbano le Borse. Anzi, se possibile, in una giornata già positiva, le rassicura ulteriormente. 

Viaggia infatti ancora in territorio positivo Piazza Affari intorno alle 15 (+0,7%), sulla scia degli ottimi dati sugli ordinativi industriali tedeschi e sulla disoccupazione Usa (che cala ancora più delle attese, anche se deludono i dati sulla produttività), e nonostante i capricci del titolo Mps, che muove anche oggi grandi volumi: prima proseguendo il rally iniziato ieri e guadagnando in mattinata ancora il 10%, poi crollando improvvisamente dopo la nota della Fondazione che si è dichiarata estranea alla vicenda. Adesso il titolo di Rocca Salimbeni viaggia intorno alla parità: poco sotto, al -0,45% a 0,219 euro, intorno alle 15,10.

A fare la voce grossa sul listino milanese è invece Yoox, che guadagna alla stessa ora quasi il 6% a 32,34 euro, dopo i conti da record pubblicati ieri sera e la rinuncia a distribuire il dividendo per consolidare la struttura e reinvestire gli utili. Piace molto agli investitori anche la mossa di Ubi Banca (+4%), che estingue anticipatamente tre bond garantiti dallo Stato, emessi per essere portati se necessario in Bce come collaterali ma di fatto mai collocati sul mercato, con scadenza 2015 e due al 2017.

Bene in generale il comparto bancario, ad eccezione di Bper (-2,34% a 8,555 euro), mentre scende ulteriormente lo spread Btp-Bund, che tocca per diverse volte nel corso della giornata la soglia dei 174 punti base, record da gennaio 2011, dopo essere sceso per un attimo a quota 171 subito dopo la decisione della Bce di non modificare i tassi.

Soffre Telecom Italia (-1,1% a 0,8455 euro) in attesa del cda che dovrà decidere sul dividendo. 

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