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Borsa debole (-0,06%) ma Telecom Italia fa ancora scintille (+2,9%)

Realizzi d’estate a Piazza Affari (-0,06%), ma il maggior gruppo telefonico italiano incassa la fiducia del mercato dopo il primo via libera dell’Agcom sullo scorporo della rete – Positivo l’esito dell’asta Ctz del Tesoro: i rendimenti scendono sotto il 2% – I conti fanno bene ad Ansaldo Sts e a Terna – Sale la fiuducia dei consumatori americani

Borsa debole (-0,06%) ma Telecom Italia fa ancora scintille (+2,9%)

Pochi spunti sui mercati. Milano termina la seduta praticamente invariata (-0,06%). Si mette in evidenza Telecom Italia +2,94% sulle attese del mercato per una nuova riapertura del dossier H3G in vista del consolidamento del mercato italiano. Bene anche Anslado Sts +2,96% dopo la semestrale con l’utile che sale del 9% a 32 milioni, Atlantia +1,58%, Mediolanum +1,58%, Buzzi Unicem +1,53%. In fondo al Ftse Mib c’è Finmeccanica -2,10% a 3,82 euro, nonostante la smentita sulle voci di un possibile aumento di capitale, seguito da Exor -1,53%, Fiat Industrial -1,53%, Mediaset -1,34%, Prysmian -1,25%. In Europa chiudono deboli in territorio negativo anche Francoforte -0,65% e Londra -0,5% mentre Parigi sale dello 0,32%.

Atene balza del 2,63%. Oggi l’Eurozona, che ha dato giudizio positivo sull’attuazione del programma,  ha approvato  la tranche da 2,5 miliardi di aiuti indicando che i governi verseranno anche un miliardo e mezzo di profitti accumulati dalle banche centrali nazionali per la detenzione dei bond ellenici.

Il Tesoro italiano ha collocato tutti i tre miliardi del Ctz a 24 mesi giugno 2015 con il tasso in calo sotto il 2% e la domanda (rapporto bid to cover) salita a 1,56 dal 1,48 precedente. Lo spread Btp-bund chiude a quota 274 punti base.

In rosso i listini Usa nonostante il dato sulla fiducia del Michigan migliore delle attese. L’indice di fiducia dei consumatori, nella lettura finale, è salito a 85,1 da 84,1 di giugno, sopra la stima di 84 degli analisti e al livello più alto dagli ultimi sei anni.Wall Street è appesantita da alcune trimestrali deludenti come Amazon, Zynga ed Expedia che crolla del 26%.

Sull’economia Usa grava però anche il monito del Fmi per cui la ripresa resta “tiepida” a causa di una riduzione del deficit eccessivamente rapida nel 2013 e dei tagli automatici alla spesa. Fattori questi che per il Fondo  riducono la crescita nel breve termine e potrebbero abbassarla anche nel medio termine. È quindi necessario un piano “omnicomprensivo” su cui Obama e Congresso trovino un accordo che comporti un calo della spesa assistenziale, un aumento delle entrate e un rallentamento del ritmo di riduzione del deficit.

Il Fondo ha promosso l’azione della Fed perché “ha indicato in maniera appropriata che intende mantenere una politica monetaria molto accomodante e che il ritmo di riduzione dell’acquisto di titoli dipenderà dall’evoluzione dell’economie” ma allo stesso tempo ha messo in guardia sulle conseguenze finanziarie. Per il Wall Street Journal è in arrivo un cambio di politica monetaria, la Fed potrebbe abbassare la soglia di disoccupazione e introdurre un target minimo per l’inflazione. Il cambio euro dollaro cede lo 0,10% a 1,3264 mentre il petrolio Wti lo 0,87% a 104,57 dollari al barile

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