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Bankitalia: per le imprese il credit crunch si attenua, ma la ripresa è lenta

BOLLETTINO BANKITALIA – In Italia “ci sono segnali di una lenta estensione della ripresa”, ma “il quadro economico resta fragile” – “Il numero di occupati tornerà a crescere, solo gradualmente, non prima della fine dell’anno” – “La spesa per investimenti aumenta, ma i consumi restano molto al di sotto del livello del 2007”.

Bankitalia: per le imprese il credit crunch si attenua, ma la ripresa è lenta

Il credit crunch si sta attenuando ma il miglioramento delle condizioni di offerta di credito è “molto lento”. Lo sostiene la Banca d’Italia nel suo ultimo bollettino economico, pubblicato oggi, precisando che “nei sondaggi più recenti le imprese segnalano una lieve attenuazione della restrizione nelle condizioni di accesso al credito”, ma che “non si è ancora verificata un’inversione di tendenza nella dinamica dei prestiti alle imprese”. In Italia, aggiunge Via Nazionale, il costo del credito per le aziende “resta superiore a quello dell’area euro di circa 80 punti base”.

RIPRESA LENTA, TRAINA L’EXPORT

In Italia “ci sono segnali di una lenta estensione della ripresa”, ma “il quadro economico resta fragile”, scrive ancora Palazzo Koch, sottolineando che si notano “primi segnali di miglioramento della domanda interna”, ma “per il progressivo riassorbimento della disoccupazione, specie della componente giovanile, più colpita dalla crisi, è necessaria una crescita duratura e un’accresciuta capacità di innovazione delle aziende. L’andamento della produzione industriale e le inchieste presso le imprese indicano che l’attività economica ha continuato a crescere moderatamente nei primi mesi dell’anno. La ripresa resta differenziata tra categorie di imprese e sul territorio nazionale, ma andrebbe estendendosi: secondo i sondaggi il miglioramento delle prospettive delle aziende industriali di maggiore dimensione e di quelle orientate verso i mercati esteri si accompagna a primi segnali positivi anche per i servizi. Rimane meno favorevole il quadro nelle regioni meridionali. Gli indicatori congiunturali più recenti mostrano che il buon andamento delle esportazioni sarebbe proseguito nel primo trimestre. Le prospettive restano nel complesso favorevoli: secondo le imprese gli ordini dall’estero sono in crescita”.

OCCUPAZIONE ANCORA IN CALO, RIPARTIRA’ SOLO A FINE ANNO

Quanto al mercato del lavoro, secondo Bankitalia, “nonostante qualche miglioramento, le condizioni rimangono difficili. Qualora la ripresa proseguisse al ritmo moderato attualmente delineato dalla maggior parte dei previsori, il numero di occupati tornerebbe a crescere solo gradualmente, non prima della fine dell’anno. La flessione dell’occupazione si è lievemente attenuata nella seconda metà del 2013 e le ore lavorate per addetto sono aumentate nell’industria, ma il tasso di disoccupazione ha raggiunto in febbraio il 13%”.

INVESTIMENTI RIPARTONO, MA CONSUMI ANCORA DEBOLI

Infine, sul fronte della “spesa per investimenti è tornata gradualmente ad aumentare – scrive ancora via Nazionale – i giudizi delle imprese sulle condizioni per investire si sono riportati in linea con quelli precedenti la crisi del debito sovrano. Ci sono inoltre segnali di stabilizzazione degli acquisti delle famiglie, con una modesta ripresa delle immatricolazioni di auto e con progressi nel clima di fiducia. La spesa per consumi resta tuttavia molto al di sotto (quasi l’8%) del livello del 2007 e risente ancora delle prospettive dell’occupazione”.

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