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Assiom Forex: 6 mesi di incertezza sui mercati

I prossimi sei mesi saranno dominati dall’incertezza causata dall’instabilità politica e internazionali – Stabili i mercati azionari e i cambi – Spread ancora sotto i 200 punti – Ecco le previsioni che emergono dal sondaggio condotto da Assiom Forex in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor Plus.

Assiom Forex: 6 mesi di incertezza sui mercati

I mercati azionari nei prossimi sei mesi saranno dominati da una maggiore incertezza a causa dell’instabilità del quadro politico e internazionale dell’ultimo periodo. Questo quanto emerge dal sondaggio condotto da Assiom Forex in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor Plus.

A livello generale, a giugno il totale di quanti vedono mercati stabili o in crescita nel prossimo semestre si attesta all’80%, in ribasso rispetto all’87% registrato a maggio. Solo il 38% degli operatori Assiom Forex prevede invece rialzi (ex 53%), che per il 35% (ex 44%) saranno compresi fra i 3 e i 10 punti percentuali mentre per un ulteriore 3% (ex 5%) sono possibili balzi superiori al 10%. A stimare una probabile stabilità dei mercati è il 42% degli operatori, mentre nessuno ritiene possibili ribassi superiori al 10%.

Sul fronte dei cambi, il 48% degli intervistai vede un cambio euro/dollaro stabile nonostante la crescente divergenza tra le politiche monetarie sebbene per il 31% degli operatori è possibile un rafforzamento della divisa comune. In aumento l’ottimismo sul fronte dello spread, visto ormai stabilmente sotto quota 200 punti dalla stragrande maggioranza degli esperti.

“Con il rischio politico che continua a rimanere sullo sfondo (in Italia preoccupano le future elezioni e una legge elettorale ancora incerta, in Usa lo stallo del programma elettorale di Trump) – ha commentato il presidente di Assiom Forex Luigi Belluti – e a fronte di una dinamica dell’inflazione ancora debole, non si possono escludere possibili effetti negativi sulla crescita e virate impreviste in materia di politica monetaria. Di conseguenza aumenta anche tra gli operatori la sfiducia su nuovi rialzi borsistici nei prossimi sei mesi: per la maggior parte infatti gli indici rimarranno sostanzialmente stabili, mentre aumenta rispetto al mese precedente anche la percentuale di chi inizia a vedere cali più accentuati e nell’ordine anche del 10%. E’ come se il mercato si stesse preparando a scendere”.

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