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A dicembre Fondi comuni in Borsa: minori costi per i clienti e più competizione tra le Sgr

Per i fondi comuni d’investimento è in arrivo una rivoluzione: da lunedì primo dicembre potranno essere quotati e scambiati direttamente in Borsa in un segmento a loro dedicato – Ne trarrà vantaggio sia la concorrenza tra le Sgr che i clienti che potranno investire nei fondi con costi minori rispetto ad oggi – Una decina di società è ai nastri di partenza

Per i fondi comuni d’investimenti è ormai alle porte una rivoluzione lungamente attesa. Da lunedì primo dicembre i fondi potranno essere quotati e direttamente scambiati in Borsa. Piazza Affari è pronta ad accoglierli in un segmento del listino a loro dedicato.

Dalla quotazione in Borsa dei fondi comuni trarranno vantaggio sia le Sgr (società di gestione del risparmio) che i risparmiatori che potranno scegliere tutti i fondi che vorranno e non solo quelli della banca di cui sono clienti e sopratutto potranno farlo a costi inferiori e più trasparenti e con una maggiore certezza dei prezzi.

Per il risparmiatore si profuila una maggiore libertà di scelta tra una più ampia gamma di prodotti che saranno più facilmente comparabili e avranno maggiore visibilità.

I fondi saranno scambiati al Nav (net assue value) senza un doppio prezzo di acquisto e di vendita. Gli acquisti e le vendite si effettueranno attraverso l’immissione nel book di proposte senza limiti di prezzo e con riferimento al Nav del giorno precedente.

Ai nastri di partenza c’è già una decina di Sgr, da AcomeA a Nextam, da Compass a Rivage, da Aism a Zenit, che intendono quotare i loro fondi a Piazza Affari 

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