Il presidente della commissione Ue, Josè Manuel Barroso annuncia un massiccio pacchetto di risorse per Kiev “di almeno 11 miliardi di euro in due anni“. “E’ un pacchetto – spiega – definito per assistere un governo ucraino solido e partecipato e orientato verso le riforme”. Barroso spiega che discuterà i termini dell’assistenza finanziaria domani a Bruxelles con il premier ucraino, il quale assisterà a un vertice straordinario dei 28 leader europei, convocato proprio per dare una risposta alla crisi militare in Crimea.
Secondo Barroso la priorità dell’Unione europea è quella di ricercare una soluzione pacifica della crisi la quale “deve includere il ritiro delle forze armate russe, le quali devono attestarsi nelle aree di loro permanente stazionamento”. Barroso apprezza il ristabilimento di un dialogo tra Mosca e Kiev e si augura che entrambe le parti concordino l’invio osservatori internazionali in Crimea. “In parallelo – dice Barroso – la comunità internazionale deve mobilitarsi per aiutare la stabilizzazione finanziaria ed economica dell’Ucraina, la quale contribuirà a una pacificazione politica e sociale”.
Barroso precisa che il pacchetto di aiuti europeo consiste in misure immediate a breve termine, di assistenza commerciale, economica, tecnica e finanziaria. Più nel dettaglio 6,1 miliardi di euro consisteranno in prestiti di assistenza macro-finanziaria, 1,4 miliardi saranno sovvenzioni, di cui 600 milioni di euro possono essere sborsati nei prossimi due anni. Altri 3 miliardi di euro arriveranno dalla Bei per il 2014-16 e da un fondo in cui convergeranno i prestiti bilaterali. Inoltre la Bers, di cui l’Unione europea è il maggior azionista, dovrà trovare altri 5 miliardi di euro.