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Ubi Banca – sindacati: accordo su altre 700 uscite

Il piano di ricambio generazionale consentirà l’ingresso di 250 nuove risorse entro il 2018, nonché la conferma delle posizioni a tempo determinato attualmente in essere nel gruppo

Ubi Banca – sindacati: accordo su altre 700 uscite

Ubi Banca e i sindacati hanno firmato un’intesa sulla seconda parte del piano di esodo anticipato definito nell’ambito del Piano Industriale 2019/20 dell’istituto.

In base ai termini dell’accordo, sono state accolte altre 700 domande di ingresso al Fondo di Solidarietà di Settore presentate in occasione del precedente piano di esodo anticipato, attivato col protocollo di intesa del dicembre 2016, in base al quale erano già uscite circa 600 risorse entro febbraio 2017, in anticipo rispetto alle previsioni di piano. Le nuove uscite sono previste nel periodo compreso tra il primo settembre 2017 e il 31 marzo 2018, anch’esse in anticipo rispetto alle previsioni.

I costi degli esodi (in tutto circa 1.300 risorse) erano già stati totalmente spesati nei risultati al 30 giugno 2016.

“L’accordo conclude inoltre l’armonizzazione – in un unico contratto – degli 8 contratti integrativi aziendali ancora in essere per i dipendenti delle Banche incorporate in UBI oltre che di UBI/UBIS – si legge nella nota della banca – e, in prospettiva, dei contratti di tutte le società del gruppo, con particolare valenza sul piano sociale e del welfare (ad es. ‘piano giovani’, maternità/paternità, part-time, orari di lavoro, disabilità, ecc.”.

Infine, il piano di ricambio generazionale consentirà l’ingresso di 250 nuove risorse entro il 2018, nonché la conferma delle posizioni a tempo determinato attualmente in essere nel gruppo (circa 105 risorse, di cui 85 con contratto in scadenza nel 2017).

“In un momento nel quale la disoccupazione giovanile rappresenta un vero dramma per il Paese, essere riusciti a concordare 250 nuove assunzione, pari al 37% delle uscite volontarie, e la stabilizzazione di 85 rapporti di lavoro costituisce un risultato rilevante sotto il profilo sociale, offrendo certezza occupazionale a una platea di 335 giovani”, afferma Riccardo Colombani, della segreteria nazionale di First Cisl, al termine della trattativa svoltasi in Ubi in materia di contrattazione aziendale.

“Il pacchetto giovani – spiega Andrea Battistini, coordinatore di First Cisl nel Gruppo Ubi – comprende una maggiorazione della contribuzione aziendale alla previdenza complementare, elevata al 6% per cinque anni, temperando così l’effetto del minor gettito salariale derivante dalle previsioni nazionali per i contratti di inserimento professionale”.

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