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Tour de France, Cavendish si impone di potenza. Cancellara conserva la maglia gialla

TOUR DE FRANCE – Non ci saranno i campioni di un tempo, ma il Tour sta finora offrendo ordini di arrivo “griffati” – Oggi a Tournai è stata la volta del re delle volate. Domani tappa con finale adatto ai finisseur come Sagan e lo stesso Cancellara, che resta maglia gialla

Tour de France, Cavendish si impone di potenza. Cancellara conserva la maglia gialla

Non ci sarà più il campione capace di vincere sia le classiche, sia le grandi corse a tappe. Praticamente scomparsi anche i corridori in grado di competere nell’arco dell’intera stagione, da marzo a ottobre, dalla Sanremo al Giro di Lombardia. Ma non si può non riconoscere che il Tour di quest’anno abbia avuto un inizio “griffato”, mettendo in vetrina fin da subito il meglio che il ciclismo potesse offrire di questi tempi. Tre giorni, tre vincitori che portano la firma di Fabian Cancellara, il passista-finisseur più forte in circolazione; di Peter Sagan, la migliore promessa della bici mondiale; e di Mark Cavendish, il re dei velocisti, che sul traguardo di Tournai ha oggi riportato il 21esimo successo in carriera al Tour. Maglia gialla è sempre sulle spalle di Fabian Cancellara, grazie al vantaggio ottenuto nel vittorioso cronoprologo a Liegi che lo conferma uno dei crono-man più potenti di tutti i tempi. A Seraing, sede della prima tappa in linea, a sfrecciare primo è stato Sagan, il giovane slovacco della Liquigas, sfoderando una micidiale progressione negli ultimi 1.500 metri in costante pendenza di fronte alla quale si è arreso nientemeno che lo stesso Cancellara, giunto secondo. Dopo aver vinto quattro frazioni nell’ultimo Giro della Svizzera, Sagan con l’exploit di Seraing entra di diritto nelle “firme” di questo Tour. In un ciclismo sempre più abituato a vincitori ultratrentenni (si vedano i casi di Cadel Evans al Tour 2011 e di Ryder Hesjedal al Giro 2012 per non citare Bradley Wiggins, il favorito con Evans per la vittoria finale di questo Tour) Sagan è una piacevole sorpresa: dalla sua ha un’età giovanissima (è nato nel 1990) ma già un carnet di successi impressionanti: soltanto nell’ultimo mese quattro tappe al Giro della Svizzera prima del capolavoro a Seraing.

Oggi è stata la volta di Mark Cavendish: un successo confezionato di furbizia e potenza. Cannonball ha messo in fila i rivali di sempre nelle affollate volate del Tour: dietro il campione del mondo britannico si sono classificati, nell’ordine, il tedesco André Greipel e l’australiano Mattew Goss. E in questo consesso di specialisti non è da buttare via, anzi è incoraggiante il quinto posto di Alessandro Petacchi, 39 anni il prossimo 3 gennaio, venuto in Francia per vincere almeno una tappa (sarebbe la settima per lui). Cancellara conserva il primato, portando così a 24 il numero delle maglie gialle indossate. Il record assoluto appartiene a Eddy Merck con 115, ma tra i corridori in attività lo svizzero è tallonato solo dal francese Thomas Vockler a quota 20. Domani terza tappa, da Orchies a Boulogne su Mer di 197 km con un finale piuttosto accidentato, ideale tentazione perché Sagan provi a fare il bis. Cancellara e Philippe Gilbert permettendo.

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