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Tokyo abolisce i visti per il Sud-Est asiatico per incentivare il turismo

Il Giappone vuole favorire il turismo: è uno dei pilastri della strategia voluta dal Primo ministro Shinzo Abe per ridare slancio alla crescita economica – Una delle strade da percorrere: abolire il pesante sistema di visti finora in vigore per consentire l’ingresso di persone provenienti da Paesi quali le Filippine, l’Indonesia e il Vietnam

Tokyo abolisce i visti per il Sud-Est asiatico per incentivare il turismo

IL GIAPPONE ABOLISCE I VISTI PER INCENTIVARE IL TURISMO

Il governo nipponico si sta adoperando per dare nuovo impulso al turismo, varando una politica orientata ad attrarre il maggior numero possibile di visitatori dall’estero. L’industria turistica è infatti uno dei pilastri della strategia voluta dal Primo ministro Shinzo Abe per ridare slancio alla crescita economica del Paese.

In quest’ottica è stato deciso di favorire l’afflusso di turisti dal vicino Sudest asiatico, abolendo il pesante sistema di visti finora in vigore per consentire l’ingresso di persone provenienti da Paesi quali le Filippine, l’Indonesia e il Vietnam. Tramite questa e altre iniziative il Giappone cerca di raggiungere l’ambizioso risultato di avere 20 milioni di ingressi turistici all’anno nel periodo antecedente i giochi olimpici del 2020. L’anno scorso, dopo avere esentato dal visto i turisti della Thailandia e della Malaysia, il flusso turistico proveniente da questi due Paesi verso il Giappone è aumentato del 61% dall’anno precedente. Tale risultato ha contribuito a far raggiungere al Giappone la cifra record di 10 milioni di visitatori in un anno.

La decisione del governo riguardo ai visti arriva dopo che la Japan Tourism Agency aveva avvertito che se si voleva puntare al traguardo dei 20 milioni di visitatori annui, era necessario fare ogni sforzo per attirare un più alto numero di turisti dai Paesi del Sudest asiatico. Dalla soppressione dei visti per indonesiani, filippini e vietnamiti, ci si aspetta dunque, sulla scia di quanto accaduto per Malaysia e Thailandia, un aumento significativo degli arrivi turistici, essendo i tre Paesi già ora tra quelli, insieme alla Cina, che inviano in terra nipponica il maggior numero di visitatori. La politica giapponese in materia di visti è stata però subito copiata dalla Corea del Sud, che, rivaleggiando con il Giappone come destinazione turistica favorita nell’Asia del Nordest, ha prontamente provveduto a semplificare le procedure per ottenere i visti o, in alcuni casi, ad abolire i visti stessi.


Allegati: bangkok post

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