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Superbonus: dalla proroga per le villette alla detrazione a 10 anni, le novità del decreto approvato in Commissione

Il decreto approvato dalla Commissione Finanze della Camera approderà in aula mercoledì. Giorgetti: “Banche e poste torneranno ad acquistare crediti”, ecco tutte le novità

Superbonus: dalla proroga per le villette alla detrazione a 10 anni, le novità del decreto approvato in Commissione

La commissione Finanze della Camera ha dato il via libera al decreto sui crediti del superbonus e dato mandato al relatore, Andrea de Bertoldi (FdI), a riferire in Aula, già convocata per mercoledì. Sono dunque arrivate le tanto attese novità volte a sciogliere i nodi sul superbonus, tra le quali una nuova proroga per le villette, una soluzione per i crediti incagliati e sulle possibili detrazioni per i privati cittadini. 

Superbonus: proroga al 30 settembre per le villette 

La commissione Finanze ha deciso di concedere una nuova proroga alle villette che entro il 30 settembre scorso avevano effettuato almeno il 30% dei lavori e che potranno concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110%. Il termine finale passa dunque dal 30 giugno al 30 settembre 2023. 

Moral suasion su banche e Poste

“Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti”, ha affermato il ministro  dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Superbonus: un veicolo finanziario per i crediti incagliati

Un veicolo finanziario acquisterà e rivenderà i crediti incagliati, ridando liquidità al sistema e sbloccando un’impasse che da mesi tiene in scacco imprese e cittadini. È questa la soluzione che dovrebbe contribuire a smaltire la montagna di 19 miliardi di crediti bloccati del superbonus. “È in corso l’elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l’arretrato”, aveva spiegato ieri il numero uno del Mef. Si tratterà di una sorta di “veicolo finanziario” pensato proprio per sbloccare la vendita dei crediti fiscali maturati con i lavori edilizi e rimasti in pancia alle imprese dopo la chiusura dei canali decisa dalle banche e dalle Poste. 

Questa piattaforma coinvolgerà alcune delle più importanti partecipate pubbliche, disponibili alla compravendita dei crediti che le banche non riescono ad assorbire. 

Il coinvolgimento di Enel X

Tra queste potrebbe esserci anche Enel X. Non a caso, l’ad della società Francesco Venturini, ha affermato: la soluzione strutturale per i crediti edilizi incagliati “esiste: un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, ed esegua un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne abbiano un vantaggio diretto ed immediato”. La società potrebbe infatti giocare un doppio ruolo a monte e a valle della catena: di cessionario con contatto diretto con il tessuto imprenditoriale che ha in mano i crediti e di utilizzatore finale del credito veicolato dal settore finanziario. “Siamo quasi pronti, è questione di poco e potremo dare un decisivo impulso allo sblocco dei decreti incagliati”, ha concluso Venturini.

No al ricorso agli F24

È stato escluso il ricorso agli F24, su cui il Governo è contrario. Secondo il sottosegretario Freni, infatti, il loro utilizzo “genererebbe sostanziali e rilevantissimi problemi di cassa”, spiega il sottosegretario Federico Freni. Rimane invece aperta la porta ai Btp. 

Superbonus: proroga anche per le cessioni 2022

Allo scopo di salvare le cessioni dello scorso anno, il decreto prevede la possibilità per chi non ha concluso il contratto di cessione entro il 31 marzo di effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate tramite la “remissione in bonis”: ovvero, entro il 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro

Cessione e sconto in fattura rimangono validi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche per: gli istituti per le case popolari (Iacp), le onlus e il terzo settore, i lavori su immobili colpiti da eventi sismici e per l’alluvione delle Marche. 

Si allarga poi ulteriormente anche a tutti i cessionari che acquistano crediti da una banca, lo scudo dalla responsabilità in solido per chi acquista i crediti del superbonus. Prevista infine la possibilità di estendere la fruizione da 4 a 10 anni per banche e imprese che hanno comprato crediti.

Superbonus: detrazione a 10 anni per i cittadini

Dopo giorni di trattative potrebbe essere stata trovata la quadra anche sulle detrazioni destinate ai privati cittadini. I contribuenti che hanno effettuato lavori edilizi, usufruendo del superbonus, e portano le spese in detrazione, avranno la possibilità di spalmare lo sconto su 10 anni anziché 4, utilizzando così maggior spazio fiscale su più annualità. 

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