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Sigaretta elettronica, fa male? Per l’Estonia sì

La stretta di Tallinn sulle e-cig: dopo l’aumento di tasse, in arrivo il divieto dell’uso di aromi nelle sigarette elettroniche. Il motivo? Gli aromi sarebbero un’esca per bambini e adolescenti, inducendoli a fumare.

L’Estonia ha deciso di fare la guerra alla sigaretta elettronica. Dopo aver aumentato le tasse sui liquidi a base di nicotina, il governo estone ha da poco notificato alla Commissione Europea la sua volontà di proibire l’uso di aromi nelle sigarette elettroniche, eccezion fatta per l’aroma di tabacco. Il divieto entrerebbe in vigore dal 1 gennaio 2019 e varrebbe per tutte le tipologie di liquido, anche quelle senza nicotina.

Secondo Tallinn, come si legge nei documenti presentati alla Commissione Europea, gli aromi sarebbero un’esca per bambini e adolescenti, inducendoli a fumare. Neanche un cenno, peccato, ai milioni di fumatori che hanno abbandonato il fumo di sigaretta proprio grazie sigarette elettroniche.

A rispondere, ci han pensato le associazioni di vapers (produttori di sigaretta elettronica) estoni e internazionali, come la International Network of Nicotine Consumer Organization, scrivendo direttamente al governo estone accusandolo di schierarsi contro il principio della riduzione del danno in aperto contrasto con gli impegni assunti dallo stesso paese in tema di diritti umani.

La campagna di sensibilizzazione dei legislatori estoni continua anche sul sito della Commissione Europea dove possono essere raccolti i contributi dei cittadini e delle Istituzioni sull’importanza di un’alternativa al fumo di sigarette.

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