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Sicilia, rinnovabili: ennesima moratoria sull’eolico

Il decreto dirigenziali 13/2016 approvato dalla Regione Sicilia, introduce una nuova moratoria sull’eolico, bloccando i procedimenti per l’autorizzaqzione di impianti di potenza superiore a 20 kW – “uno scandalo per tutti i produttori”secondo assoRinnovabili.

Sicilia, rinnovabili: ennesima moratoria sull’eolico

La Regione Sicilia ha approvato il Decreto Dirigenziale 13/2016, con il quale viene introdotta l’ennesima moratoria sull’eolico, sospendendo i procedimenti per l’autorizzazione di impianti di potenza superiore a 20 kW. Il motivo?  La necessità di individuare preventivamente le aree non idonee all’installazione di impianti rinnovabili. Peccato che la Regione fosse tenuta alla mappatura del territorio già dal 2003, vale a dire tredici anni fa.

“Il Decreto – commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili – rappresenta uno scandalo per tutti quei produttori con istanze pendenti da diversi anni presso gli uffici regionali competenti. Ci sono imprenditori che aspettano l’autorizzazione a costruire dal 2006! Non è più ammissibile che la Regione continui ad utilizzare il pretesto della mappatura per mettere i bastoni tra le ruote agli operatori, bloccando quindi tutti i progetti”.

Occorre aggiungere che non è la prima volta che l’Ars prende una decisione che blocca qualsiasi tipo di iniziativa imprenditoriale green: tre anni fa, la stessa Giunta aveva sospeso i procedimenti autorizzativi in corso, in attesa che l’Assessorato per l’energia elaborasse una proposta di aree non idonee. Una delibera successivamente annullata dal Giudice Amministrativo che aveva ammonito l’Amministrazione sulla illegittimità di consimili moratorie. A quanto pare però la “tirata d’orecchie” sembra essere servita a poco dato il contenuto del decreto approvato oggi.

assoRinnovabili ha dunque deciso di richiedere “il ritiro immediato del Decreto in oggetto e il riavvio dei procedimenti autorizzativi. L’Associazione è pronta a reagire con tutti gli strumenti legali a sua disposizione per tutelare i legittimi interessi dei suoi Soci e avverte che i propri iscritti riterranno personalmente responsabili, per danno da ritardo, i dirigenti che dovessero ulteriormente rallentare il rilascio dei provvedimenti autorizzatori e non mancheranno di valutare ogni eventuale ulteriore responsabilità anche di natura penale.”

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