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Scatta il Fiscal compact in tutta Europa: c’è l’obbligo del pareggio di bilancio

Scatta in tutto il Vecchio continente la nuova disciplina di bilancio – Anche per l’Italia obbligo di pareggio di bilancio – Le otto regole d’oro – Gran Bretagna e Repubblica ceca si sono chiamate fuori dalla normativa.

Scatta il Fiscal compact in tutta Europa: c’è l’obbligo del pareggio di bilancio

Da ieri il “fiscal compact” è ufficialmente entrato in vigore, compreso l’obbligo del pareggio di bilancio per lo Stato. Con l’ultima ratifica, quella della Finlandia avvenuta lo scorso 20 dicembre, il patto per la disciplina dei conti ha raggiunto il numero minimo di 12 Paesi dell’Eurozona necessario per il via libera definitivo. Prima di Helsinki, avevano dato l’ok Austria, Cipro, Germania, Francia, Italia, Spagna, Irlanda, Grecia, Portogallo, Irlanda, Slovenia ed Estonia. Hanno già provveduto alla ratifica del testo, inoltre, quattro Paesi fuori dall’Eurozona (Lettonia, Lituania, Romania e Danimarca).

Ma vediamo i punti salienti del “Trattato sulla stabilità, la coordinazione e la governance nell’Unione economica e monetaria” (questo il vero nome del fiscal compact) che da ieri vincola i Paesi che lo hanno ratificato.

1) Arriva una sorta di “regola d’oro”, ossia l’inserimento nelle costituzioni nazionali dell’obbligo del pareggio di bilancio. L’Italia ha provveduto a inserire il principio del pareggio di bilancio in Costituzione, modificando l’art.81, lo scorso 17 aprile.

2) Il deficit strutturale di un Paese non potrà superare lo 0,5% del Pil in prezzi di mercato (soglia che sale all’1% per i Paesi con debito pubblico inferiore al 60% del Pil).

3) Riduzione del debito al ritmo di un ventesimo l’anno, fino al rapporto del 60% sul Pil nell’arco di un ventennio.

4) Gli stati membri devono anche rispettare gli obiettivi di bilancio di medio e lungo termine stabiliti dal Patto di stabilità.

5) La Corte di giustizia Ue veglierà a che la regola d’oro sia trasposta correttamente, entro il primo gennaio 2014, nelle legislazioni nazionali, e potrà far pagare multe pari allo 0,1% del Pil a chi ‘sgarra’.

6) Scatterà poi un meccanismo automatico di correzione in caso di deviazioni dagli obiettivi di bilancio fissati.

7) Soprattutto, sarà vietato il ricorso al fondo salva Stati dell’Eurozona, l’Esm, a quei paesi che non ratificano in tempo o non adottano la regola d’oro.

8) Il Fiscal compact prevede inoltre “almeno” due vertici dei paesi dell’Eurozona all’anno, gli ‘Eurosummit’.

Il trattato era stato firmato da tutti i leader dei paesi Ue, tranne la Gran Bretagna e la Repubblica Ceca.

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