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Sanremo 2023, Amadeus legge Zelensky, Mengoni vince con record di ascolti: le ragioni di un successo

Con Due Vite Marco Mengoni trionfa a Sanremo – Zelensky nella lettera letta da Amedeus: “L’Ucraina vincerà la guerra, quel giorno vorrei il vincitore di Sanremo a Kiev” – Share del 66% per la finale

Sanremo 2023, Amadeus legge Zelensky, Mengoni vince con record di ascolti: le ragioni di un successo

È Marco Mengoni, con la canzone Due vite, il vincitore del Festival di Sanremo 2023. La 73esima edizione si chiude a suon di record, di ascolti e di ricavi, ma come da tradizione anche a suon di polemiche. 

Musicalmente parlando, i pronostici sono stati rispettati. Ha vinto il cantante che ha dominato la classifica sin dalla prima serata, conquistando anche la serata dei duetti e delle cover. La vittoria, Mengoni l’ha dedicata alle “donne in gara”, un modo per far da contraltare a un ballottaggio a cinque tutto al maschile, in cui non c’era nemmeno l’ombra di una donna. 

Sanremo 2023: vince Mengoni, la classifica completa e i premi

Per Marco Mengoni si è trattato della terza partecipazione al festival e della seconda vittoria. La prima era arrivata esattamente 10 anni fa, nel 2013, con L’essenziale. Sarà dunque lui, con la canzone Due Vite, a rappreentare l’Italia a maggio all’Eurovision Song Contest, il più importante e seguito concorso musicale europeo, vinto lo scorso anno dall’Ucraina e due anni fa dai Maneskin con Zitti e Buoni.

Al secondo posto si piazza Lazza, seguito al terzo da Mr.Rain. Quarta posizione, e questa sì che è stata una sorpresa, l’altro superfavorito della vigilia Ultimo. Quinto Tananai, con la canzone Tango, che ha avuto il merito di portare la guerra in Ucraina sul palco ad un orario più consono rispetto a quello a cui è stata relegata la lettera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Il resto della classifica, dal sesto al ventottesimo posto è così composta: Giorgia, Madame, Rosa Chemical, Elodie, Colapesce e Dimartino, Modà, Gianluca Grignani, Coma Cose, Ariete, Lda, Articolo 31, Paola e Chiara, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Cugini di Campagna, Gianmaria, Levante, Olly, Anna Oxa, Will, Shari e Sethu.

E gli altri premi? Colapesce e Dimartino si sono aggiudicati i premi Mia martini e Lucio Dalla (Critica e Sala Stampa), mentre ai Coma Cose è andato il premio Sergio Bardotti per il miglior testo.

La lettera di Zelensky

“L’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura”. È un passaggio della lettera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky letta ieri notte da Amadeus sul palco del Festival di Sanremo. “Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest’anno a Kyiv, in Ucraina, nel Giorno della Vittoria. Nel Giorno della nostra Vittoria», scrive il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky 

«Questa Vittoria oggi viene creata e ottenuta in condizioni estremamente difficili. Grazie ai nostri difensori! Grazie al loro coraggio, indomabilità, invincibilità. Centinaia di canzoni sono già state scritte su questo, e ne ascolterete una oggi». Mentre Amadeus leggeva le parole di Zelensky, sul palco saliva la band Antytila per eseguire il brano Fortezza Bakhmut. 

“Sono sicuro che un giorno ascolteremo tutti insieme la nostra canzone della vittoria!”, ha concluso il presidente ucraino.

Per Sanremo 2023 record di ascolti

Anche gli ascolti della serata finale confermano i record di questa edizione: l’ultima serata del Festival è stata vista da 12,2 milioni di telespettatori, con uno share del 66%. 

I momenti clou della serata

Oltre alla lettera del presidente ucraino e alla proclamazione del vincitore, un altro momento clou della serata è arrivato poco prima delle 22 con l’esibizione dei superospiti internazionali. Dopo i Black Eyed Peas e i Maneskin, ormai diventati fenomeno globale, con la leggenda Tom Morello, sul palco dell’Ariston sono arrivati i Depeche Mode, con il nuovo singolo Ghost Again e l’iconica Personal Jesus. Leggendari anche i due ospiti italiani: Gino Paoli con Una lunga storia d’amore, Sapore di sale e Il Cielo in Una Stanza, e Ornella Vanoni con Vai Valentina, L’Appuntamento e un medley di Eternità e Una ragione di più.

E poi, ovviamente, le polemiche e gli strascichi politici: a far infuriare il Governo è il bacio tra Rosa Chemical e Fedez che rischia di far saltare qualche testa tra i dirigenti Rai.

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