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Romania, boom di dentisti pronti a invadere il mercato europeo

Iscrizioni record alla facoltà di odontoiatria di Bucarest – In Romania non si guadagna, ma i giovani dentisti locali sono pronti a emigrare in Europa occidentale per diventare professionisti ben pagati

Romania, boom di dentisti pronti a invadere il mercato europeo

Alla facoltà di Odontoiatria di Bucarest, quest’anno, si sono presentati in massa: dieci volte di più dei posti disponibili. Più che un indizio, quasi una certezza del cambio di rotta dell’emigrazione interna all’Europa. La nuova America dei rumeni è sempre a ovest, ma stavolta la chiave per entrare – e farlo nel modo migliore – è un trapano da dentista. Anche perché, a lavorare sulle bocche altrui, da quelle parti si guadagna poco, a malapena 400 euro al mese. A qualche centinaio di chilometri di distanza, invece, la musica cambia radicalmente.

La notizia campeggia in prima pagina su uno dei principali quotidiani rumeni, Romania Libera, che offre una nuova chiave di lettura dell’emigrazione di giovani professionisti dei nuovi membri dell’Unione europea nei Paesi più benestanti del Vecchio Continente. In principio fu l’idraulico polacco, simbolo e al contempo spauracchio nelle campagne pubblicitario-politiche contro la direttiva Bolkestein, che liberalizzava i servizi sul territorio comunitario. Oggi invece tocca a una figura molto più upper class e, come se non bastasse, linda quanto una garza sterile: il dentista, appunto.

“Sul mercato locale non c’è spazio per gli odontoiatri”, fa notare Romania Libera, che cita le parole di Marton Pantel, presidente dell’Associazione Dentisti Rumeni: “la facoltà di Medicina oggi prepara laureati per il mercato dell’Unione europea. Credo che l’interesse dei giovani derivi da questo. La Gran Bretagna, la Francia e nei Paesi nordici sono le destinazioni preferite. Certo, non raggiungeranno le posizioni più ambite, ma sicuramente guadagneranno più che in Romania”.

Pantel fa anche notare come questa sia una vera e propria fuga incontrollata di cervelli: “è inspiegabile come lo stato rumeno possa permettersi di preparare medici per l’Unione europea, è come se sponsorizzassimo i sistemi sanitari degli stati occidentali”.

La Romania è la prima nazione al mondo per numero di laureati in medicina. Eppure il sistema sanitario rumeno è al collasso. “Dieci anni fa c’erano 5000 dentisti, oggi sono oltre 15000, troppi”, conferma Dan Peretianu, ex presidente della Camera federale dei medici in Romania.

L’esodo dei medici – non solo degli odontoiatri – rumeni nei Paesi dell’ovest Europa è una realtà. Lo scorso anno il presidente del Collegio dei medici rumeno, Vasile Astarastoaie, ha fornito alcuni numeri sul fenomeno: 14000 gli specialisti emigrati in altri Paesi Ue, dottori preparati dallo stato rumeno con una spesa complessiva di 3,5 miliardi di euro.

Ma non sono solo le fredde cifre a raccontare questo principio di fuga. Basta andare sul sito web del Collegio dei medici. Su cinque articoli pubblicati, i primi due parlano di “documenti per chi vuole esercitare la professione all’estero”.


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