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Primo Centro di fisica teorica al Sud: nasce a Pollica nel Cilento. A maggio scienziati da tutto il mondo

Nota come cittadina affacciata su un mare stupendo Pollica inaugura il Centro di fisica teorica internazionale. Tre giovani studiosi tra i promotori.

Primo Centro di fisica teorica al Sud: nasce a Pollica nel Cilento. A maggio scienziati da tutto il mondo

Anche la scienza ama la quiete dei borghi italiani, soprattutto se sono di tendenza. Pollica, uno dei più belli del Sud Italia, accoglie il Pollica Physics Centre (PPC): il primo Centro studi internazionali di fisica
teorica del Mezzogiorno. Nel cuore del Cilento, divenuto presidio di legalità dopo l’uccisione nel 2010 del Sindaco Angelo Vassallo, la cittadina conquista il primato di Centro internazionale in collaborazione con le Università di Oxford, Harvard, Princeton, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, le Università Federico II di Napoli e di Salerno, la Regione Campania,il Comune di Pollica. Per il Sud Italia è il riconoscimento di un lavoro scientifico avviato con workshop internazionali estivi e grazie all’impegno del Comitato direttivo e di quello scientifico, entrambi di alto profilo.

Pollica al centro della ricerca scientifica internazionale

I modelli cui si sono ispirati gli scienziati per creare la nuova struttura sono stati l’Aspen Center For Physics in Colorado e il Kavli Institute Theoretical Physics in California. La storia. È dal 2015 che tre giovani fisici- Mario Martone, docente al King’s College di Londra, Angelo Esposito, docente alla Sapienza di Roma e Chiara Toldo, ricercatrice all’Università di Harvard- hanno iniziato a lavorare per creare un’eccellenza in un campo dove l’Italia vanta solidissime tradizioni. Da Enrico Fermi ad Evangelista Torricelli, a Nicola Cabibbo, a Giorgio Parisi, Premio Nobel nel 2021, gli Istituti di ricerca e le Università italiane hanno scoperto teorie e pubblicato studi che hanno rivoluzionato i principi della fisica. La fisica italiana è tra le più apprezzate nel mondo. Molti esperimenti e modelli matematici sono utilizzati da aziende globali. I tre tenaci studiosi che in qualche modo vogliono far ripartire la ricerca nel Sud Italia, rappresentano una parziale risposta all’emigrazione di tanti talenti e all’impoverimento della sperimentazione. Le scarse risorse economiche pubbliche a disposizione e i finanziamenti privati sono l’evidenza di un preoccupante declino. I promotori del Centro cilentano dapprima hanno ideato cicli di conferenze per verificare quanto fosse praticabile l’idea di una struttura nel Comune dove Ernest Hemingway soggiornò negli anni ’50. Successivamente sviluppando relazioni e contatti con mezzo mondo. Ci sono riusciti, facendo spazio nel Comitato direttivo ad altri due prestigiosi fisici italiani: Mauro Valli della Sapienza e Pietro Benetti Genolini del King’s College di Londra.

Il Cern di Ginevra e tre Università americane gemellate

Tra poche settimane, il 29 maggio, prenderà il via il seminario internazionale di fisica, che nel 2022 ha portato a Pollica 80 fisici da tutto il mondo. Il Cilento vuole essere parte della geografia mondiale degli studi di una straordinaria disciplina. ” È un risultato che ci riempie di orgoglio e ci spinge a investire sempre più sulla qualità del nostro appuntamento” dicono i tre promotori. La loro soddisfazione è resa più pregnante dalla presenza nel Comitato scientifico di membri dell’Istituto Italiano di Fisica, del Cern di Ginevra, delle tre Università americane e di Luciano Maiani, Direttore generale del Cern di Ginevra. Maiani è noto anche per essere il secondo italiano a ricoprire il ruolo di Direttore del Cern, dopo Carlo Rubbia, Premio Nobel nel 1984. ” Nel 2015 abbiamo scommesso su un territorio noto per la sua ospitalità e le sue bellezze naturali – spiega Mario Martone, Presidente del Pollica Physics Centre – proponendoci di renderlo un luogo di studi e confronto internazionale. Un progetto che, anno dopo anno, è cresciuto e si concretizza con la costituzione del Centro e la nascita del Comitato scientifico, espressione di nomi di primo piano della ricerca internazionale”. Il progetto su discipline spesso considerate complesse e di difficile comprensione è stato realizzato con il sostegno della Regione Campania, del Comune di Pollica, dell’Università Federico II, dell’Università di Salerno e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Una partnership italo-straniera che dimostra come creare valore per la cultura, la scienza e il contesto. Di solito queste strutture vengono allocate in zone già strutturate per la ricerca accanto a Istituti, Facoltà, aree industriali. La distanza di Pollica sarà coperta da tecnologie e collegamenti telematici. Il centro storica di Pollica affacciato sul Tirreno,non è silente a tutto questo. I ricercatori e i docenti hanno stabilito ottime relazioni con gli abitanti, che sebbene noti per l’ospitalità e il mito della dieta mediterranea, hanno capito che la fisica teorica serve anche a spiegare e anticipare fenomeni della natura. Come il fascino della loro terra che ora stimola calcoli, grafici e teoremi.

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