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Barometro delle guerre, Blinken vede Xi Jinping: “Senza la Cina, Mosca avrebbe più problemi in Ucraina”

A Pechino l’incontro tra il segretario di Stato Usa e il presidente cinese. Xi Jinping ha detto a Blinken: “Noi partner, non rivali, ma ci sono cose da risolvere”. Medioriente, delegazione egiziana in Israele per il cessate il fuoco

Barometro delle guerre, Blinken vede Xi Jinping: “Senza la Cina, Mosca avrebbe più problemi in Ucraina”

La Russia “avrebbe maggiori problemi” nella sua guerra contro l’Ucraina se non avesse il sostegno della Cina. A dirlo, il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa, dopo l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping.

“Nei miei incontri qui a Pechino – ha proseguito Blinken – ho sollevato la questione di componenti e di beni con doppio uso” spediti dalla Cina verso Mosca, osservando poi che si tratta di una situazione incompatibile considerando l’aggressione verso un Paese sovrano. E dunque, Xi Jinping ha ricevuto oggi a Pechino Blinken: il segretario di Stato Usa, infatti, è attualmente in visita nel Paese. Il capo della diplomazia americana ha anche avuto, all’inizio della giornata, un incontro di oltre cinque ore e mezza con il suo omologo Wang Yi, durante il quale ha auspicato miglioramenti dei rapporti fra i due Paesi. Wang, da parte sua, ha replicato che le relazioni Cina-Usa “stanno cominciando a stabilizzarsi”, rimarcando però di vedere “allo stesso tempo che i fattori negativi nel rapporto continuano ad aumentare”.

Cina-Usa, cosa ha detto Xi Jinping

Cina e Stati Uniti devono essere partner, non rivali, ma ci sono molte questioni da risolvere: lo ha detto Xi Jinping incontrando Blinken a Pechino. Di sicuro, si è trattato di un dialogo non facilissimo per Blinken, come si vede dalle immagini, con i discorsi ripresi a distanza dalle telecamere ma chiaramente intesi per la diffusione pubblica. Xi ha fatto riferimento anche all’incontro dello scorso autunno a San Francisco con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Diversi temi separano i due Paesi, da questioni commerciali (con Washington che vorrebbe limitare l’afflusso sul suo mercato di vari prodotti cinesi fra cui le auto elettriche) a questioni di politica internazionale (la Cina continua a perseguire i suoi ovvi interessi, soprattutto nella gestione della guerra in Ucraina, rifiutando di condannare apertamente l’invasione russa).

Cina-Usa, Blinken sul conflitto Israele-Hamas

Quanto al dossier sul conflitto Israele-Hamas, Blinken ha detto anche che la Cina “può aiutare a far calmare le tensioni in Medio Oriente“. Secondo i media, Blinken dovrebbe andare in Israele martedì. Lo ha riferito l’emittente israeliana Kan, aggiungendo che il segretario di Stato americano dovrebbe discutere dell’imminente operazione dell’Idf a Rafah e delle trattative per sospendere i combattimenti e liberare oltre 100 ostaggi detenuti da Hamas a Gaza dal 7 ottobre. Sarebbe il settimo viaggio di Blinken nella regione da quando è scoppiata la guerra a Gaza.

Ecco su cosa punta Mosca per sfondare le difese di Kiev

La cattura di Chasiv Yar, nel Donetsk (est), consentirebbe alle truppe russe di lanciare ulteriori operazioni offensive contro le città che formano un’importante cintura di difesa dell’Ucraina in questa regione orientale del Paese: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) sul suo sito. Le forze russe si trovano adesso alla periferia orientale di Chasiv Yar e dal mese scorso hanno intensificato gli sforzi per conquistare la città. Le autorità dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk hanno reso noto intanto che le forze di Kiev si sono ritirate da un’area fortificata chiave dell’insediamento di Krasnogorovka. Un civile è rimasto ferito invece questa mattina durante un attacco russo nel villaggio di Veletenske, nella regione meridionale di Kherson.

Unicef, bambini uccisi in Ucraina: numeri in aumento

Il numero accertato di bambini uccisi in attacchi in Ucraina è aumentato di quasi il 40% quest’anno rispetto all’anno scorso a causa del persistere della guerra. Secondo i dati verificati dalle Nazioni Unite, gli attacchi avvenuti tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2024 hanno causato la morte di 25 bambini, il più piccolo dei quali aveva solo due mesi. Nove bambini sono stati uccisi in attacchi nelle prime tre settimane di aprile.

Secondo i dati ufficiali delle Nazioni Unite, almeno 600 bambini sono stati uccisi in attacchi dall’escalation della guerra nel 2022. Più di 1.350 bambini sono stati feriti. Il numero reale di bambini uccisi e feriti è probabilmente molto più alto. Anche le infrastrutture su cui i bambini fanno affidamento continuano a subire attacchi. Migliaia di case, 36 strutture sanitarie e 140 strutture scolastiche sono state danneggiate o distrutte nei primi tre mesi dell’anno. Gli attacchi che hanno colpito le forniture di energia elettrica e le fonti d’acqua hanno ulteriormente interrotto i servizi critici, mettendo ulteriormente a rischio la vita e il benessere dei bambini.

Israele-Hamas, delegazione dall’Egitto per il cessate il fuoco

È attesa una delegazione egiziana oggi in Israele, intanto, per riprendere i colloqui volti a raggiungere un cessate il fuoco temporaneo tra Israele e Hamas e il rilascio degli ostaggi; sarà guidata da Abbas Kamel, il potente capo dell’intelligence egiziana. Secondo il quotidiano qatarino Al-Arabi Al-Jadid, Kamel incontrerà il capo del Mossad David Barnea e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Secondo una fonte egiziana, Il Cairo sta lavorando per impedire l’operazione israeliana a Rafah.

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