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Poste Italiane: Antitrust avvia istruttoria per ostacoli alla concorrenza nel mercato dell’Energia

Poste avrebbe impedito alle concorrenti di PostePay di utilizzare gli uffici e la rete postale, attribuendo “un vantaggio competitivo rilevante” alla propria controllata

Poste Italiane: Antitrust avvia istruttoria per ostacoli alla concorrenza nel mercato dell’Energia

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Poste Italiane che, secondo alcune segnalazioni, avrebbe ostacolato illecitamente la concorrenza nel mercato dell’energia, impedendo alle aziende energetiche concorrenti della sua controllata PostePay di utilizzare gli uffici e la rete postale, gestita in esclusiva da Poste Italiane. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel caso in cui le segnalazioni venissero confermate dalle indagine, l’azienda guidata da Matteo Del Fante avrebbe “attribuito alla propria controllata un vantaggio competitivo rilevante”. 

L’AGCM ha inoltre avviato le procedure per applicare delle misure cautelari per ripristinare la concorrenza nel mercato dell’energia. Mercoledì i funzionari dell’Antitrust e la Guardia di Finanza hanno ispezionato le sedi di Poste Italiane coinvolte nell’indagine.

La nota dell’Antitrust su Poste Italiane 

Nel dettaglio, l’istruttoria dell’Antitrust mira ad accertare “l’esistenza di violazioni dell’art. 8, comma 2-quater della legge n. 287/1990”, spiega l’Autorità.

In base a questo articolo, infatti, Poste Italiane dovrebbe rendere accessibili gli uffici e la rete postale (di cui ha la disponibilità in esclusiva in quanto fornitore del servizio universale postale) ai concorrenti della propria controllata PostePay, che li utilizza per commercializzare e per promuovere le offerte Poste Energia nel mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica.

“Secondo alcune segnalazioni – spiega l’Antitrust – Poste Italiane non avrebbe invece reso accessibili tali beni o servizi ad alcuni concorrenti di PostePay che ne hanno fatto richiesta di recente. In questo modo ha attribuito alla propria controllata un vantaggio competitivo rilevante, suscettibile di alterare irrimediabilmente le dinamiche concorrenziali in un contesto di mercato singolare – caratterizzato dalla fine dei regimi tutelati nella fornitura di energia elettrica e gas naturale – in cui gli operatori attivi hanno forti incentivi ad attrarre clienti provenienti dai regimi tutelati”.

Contestualmente all’istruttoria, l’Autorità ha avviato anche un procedimento per adottare eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287 del 1990, per ripristinare quel level playing field nei mercati in oggetto, che sarebbe stato falsato dalle condotte oggetto di indagine.

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