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Piazza Affari piatta: soffrono Finmeccanica, Intesa ed Eni ma corrono UnipolSai, Exor e Telecom

Borse quasi tutte piatte in Europa, tranne che a Londra (-0,44%) – A Piazza Affari però brillano UnipolSai, Ferragamo, Exor, Enel, Banco Popolare e Telecom Italia – Soffrono invece Finmeccanica, Intesa, Eni, Tenaris e Bper – Il duello francese su Telecom e le difficoltà dei petroliferi al centro della seduta di fine settimana -Unicredit verso 12mila esuberi.

Le Borse europee chiudono interno alla parità annullando le perdite della giornata e mettendo a segno comunque un mese record. Il Fse Mib chiude invariato, Parigi +0,24%, Londra -0,44% e Francoforte +0,46%.

Lo spread Btp-bund chiude in leggero rialzo a 105 punti base e rendimentoall’1,58%. Per quanto riguarda l’Italia oggi l’ISTAT ha comunicato che la disoccupazione è scesa all’11,8% ai minimi dal 2013. Pubblicati anche i dati sull’inflazione.

A ottobre, secondo le stime preliminari, l’indice Istat dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti dell’ottobre 2014, con un’accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto al valore tendenziale registrato a settembre (+0,2%). A livello europeo il risultato è in linea con le aspettative degli analisti: il tasso tendenziale è pari a zero dopo la flessione di 0,1% a settembre. 

 Anche Wall Street gli indici oscillano intorno alla parità, il Dow Jones sale dello 0,06%, l’S&P500 scivola dello 0,04%. 

 Si chiude una settimana di attesa per le banche centrali con la Bank of Japan che oggi non ha annunciato nuovi stimoli abbassandp però le stime su inflazione e crescita. In settimana anche la Fed non ha agito ma sembra aver abbandonato i toni da colomba e il mercato si attende che il primo rialzo dei tassi arrivi a dicembre. Nonostante l’ultimo dato sul Pil diffuso nei giorni scorsi abbia indicato un rialzo dell’1,5% seppur a causa dell’andamento delle scorte.

 Sempre sul fronte  macroeconomico oggi sono stati pubblicati diversi dati macroeconomici.

E’ stato reso noto l’indice sulla fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan che è salito a 90 punti nella rilevazione di fine ottobre dagli 87,2 di fine settembre, sotto le attese degli analisti. Ben oltre le attese invece l’indice dell’attività economica dell’area di Chicago a ottobre che è salito a 56,2 punti rispetto ai 48,7 punti del mese precedente. L’inflazione a settembre ha rallentato a +0,2% in linea con le attese. Sempre a settembre, infine, i redditi personali sono saliti dello 0,1% meno delle attese così come hanno deluso le spese al consumo (+0,1%).Occhi su Linkedin che dopo la trimestrale è salita dell’11%. 

 Il petrolio Wti sale dello 0,2% a 46,15 dollari al barile. Da segnalare che, complice, il calo del prezzo del petrolio, i colossi petroliferi Usa hanno chiuso il terzo trimestre in rosso. Il cambio euro dollaro sale dello 0,43% a 1,1024

 A Piazza Affari la scena oggi è dominata dal caso Telecom dove il francese Xavier Niel è salito al 15,143% Il titolo, dopo essere salito di oltre il 3%, ha rallentato per chiudere a +0,55%. Miglior titolo è Uniposai +2,52%. In evidenza anche Ferragamo +1,9%, Exor +1,87%, Banco popolare +1,49% ed Enel +1,3%. In fondo al Ftse Mib Finmeccanica -2,38%, Intesa -1,55%, Eni, -1,13%, Tenaris -0,95%, Bper -0,88%.

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