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Piazza Affari, i realizzi dopo la corsa: oggi è stata la peggiore d’Europa

La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso del 2,38%: la peggiore performance d’Europa – Sono scattate le prese di beneficio dopo un lungo periodo di crescita: dal 22 settembre resta sopra del 10% – Sono andate male le banche per i timori scaturiti dalla modifica dei metodi di valutazione degli asset da parte della Bce – I peggiori A2A (-6,8%) e StM (-9,56%)

Piazza Affari, i realizzi dopo la corsa: oggi è stata la peggiore d’Europa

Piazza Affari a picco -2,38% colpita dai realizzi dopo il lungo periodo di rialzi e trascinata al ribasso in buona parte dalle banche nel giorno in cui la Bce annuncia l’avvio a novembre degli stress test e i criteri che verranno adottati. Vendite diffuse però sulle banche in tutta Europa con i listini che chiudono in territorio negativo: Parigi -0,81%, Francoforte -0,31%, Londra -0,32% e Madrid -1,8%. La Spagna è però uscita dalla recessione per la prima volta dopo due anni.

Preoccupa anche la situazione finanziaria in Cina con le principali banche del Paese che hanno visto aumentare notevolmente il numero delle sofferenze, oggi all’1% del pil.

Lo spread Btp-bund è salito leggermente a 234 punti base con rendimento attorno al 4,11%. Oggi Eurostat ha diffuso i dati sul rapporto debito/pil dell’Eurozona del secondo trimestre salito al 93,4%, con l’Italia che è al record di 133,3%. La Germania ha collocato l’ultima asta per il 2013 di titoli trentennali per 1,665 miliardi contro un’offerta di 2 miliardi e una domanda per 2,255 con rendimento medio salito al 2,64% dal 2,47% di tre mesi fa, ai massimi dall’ottobre 2011.

Wall Street parte in territorio negativo e paga alcune trimestrali negative come quella di Caterpillar con il petrolio che cede l’1,36% a 96,96 dollari il barile. L’oro scende dello 0,72% a 1,333 dollari l’oncia. Sul fronte macro il Dipartimento del lavoro ha reso noto che i prezzi dei beni importati negli Stati Uniti sono aumentati leggermente nel mese di settembre, con un +0,2% destagionalizzato rispetto al mese precedente, dato in linea con le attese degli analisti.

A Piazza Affari peggior titolo è Stm che crolla del 9,56% dopo la trimestrale che ha visto salire i ricavi del 3,9% a 2,01 miliardi di dollari (escludendo le attività wireless, deconsolidate con la scissione della joint-venture St-Ericsson) e una perdita netta di 142 milioni di dollari. Male anche A2A -6,81%. Ma nessun titolo si salva sul Ftse Mib: chiudono tutti in territorio negativo. Tra i migliori, Diasorin e Gtech -0,09%. Crollo per le banche: Mps-6,49%, Bper -5,99%, Banco Popolare -5,51%, Unicredit -3,32%, Intesa -2,61%, Ubi -3,71%.

Unipol -4,92%, dopo l’Ivass, l’Istituto che vigila sulle assicurazioni, ha chiesto di “semplificare ed alleggerire il comparto dei titoli strutturati”.

La Juventus ha registrato un progresso del 3,7%nell’attesa dell’incontro di questa sera con il Real Madrid.

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