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Pensioni, Consulta dà ok a freno su aumenti automatici

Con la stessa sentenza delle pensioni d’oro la Consulta ha dichiarato non fondata anche la questione di legittimità costituzionale della “rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici”, che dal 2016 è tornata ad essere progressivamente decrescente.

Pensioni, Consulta dà ok a freno su aumenti automatici

Dopo il prelievo di solidarietà sulle pensioni d’oro, arriva l’ok anche ai tagli. La Corte Costituzionale, dopo aver dato il via libera al prelievo sulle pensioni da 90mila euro in su, ha respinto anche il ricorso contro il meccanismo che prevedeva il freno agli aumenti automatici. 

Con la stessa sentenza delle pensioni d’oro la Consulta ha dunque dichiarato non fondata anche la questione di legittimità costituzionale della “rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici” che dal nuovo anno è tornata ad essere progressivamente decrescente (dal 100 al 40%) a seconda che l’importo sia inferiore a 3 volte il minimo Inps o superi di 6 volte il minimo.

Si è infatti ravvisato non un “blocco integrale” della rivalutazione (come quello dichiarato incostituzionale dalla sentenza del 2015), bensì una misura di rimodulazione della percentuale di perequazione automatica, rispondente a “criteri di progressività, parametrati sui valori costituzionali della proporzionalità e della adeguatezza dei trattamenti”. E pertanto anche su questa norma la Corte Costituzionale ha dato l’ok.

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