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Pagelle della A: una brutta Inter sbanca Siena in zona Cesarini e continua la rimonta

LE PAGELLE DELLA A – Un lampo di Castaignos regala tre punti insperati ai nerazzurri – Ranieri: “Vincere a Siena non era facile” – Tevez? “Era solo uno scherzo”

UNA BRUTTA INTER SBANCA SIENA ALL’ULTIMO MINUTO!
UN LAMPO DI CASTAIGNOS REGALA TRE PUNTI INSPERATI!
RANIERI ESULTA: “VINCERE NON ERA FACILE” 

VOTO: 6

Di buono c’è solo il risultato. Il resto (ovvero la prestazione) sarebbe da cancellare in blocco e da non ripetere mai più. Ha fatto fatica l’Inter di Ranieri, ma alla fine, secondo la spietata legge del calcio, è uscita esultando dallo stadio “Franchi” di Siena. Decisiva una zampata di Luc Castaignos, che fino al momento del gol era stato semplicemente inguardabile. Ma la vita della punta è questa, e così, da simbolo di un fallimento l’olandese si è ritrovato uomo partita. “Dobbiamo cominciare a correre” aveva detto Ranieri nel prepartita. In molti, avevamo interpretato la frase come un invito a fare più punti possibile, ma forse il tecnico romano chiedeva semplicemente un po’ di dinamismo ai suoi giocatori. L’Inter cammina, e di questo passo sarà difficile tentare la rimonta invocata da Moratti. Per affrontare il tignoso Siena di Sannino, Ranieri ha pensato di ripetere l’esperimento riuscito (in parte) a Trabzon, dovendo però cambiare alcuni interpreti per necessità. Il 4-1-4-1 con Zarate a destra e Alvarez a sinistra sembrava, sulla carta, il modulo migliore per esaltare le caratteristiche dei due argentini, senza scoprire pericolosamente una squadra poco dinamica. Dopo un tempo però, Claudio Ranieri ammetteva l’errore richiamando in panchina sia Zarate che Alvarez per fare posto a Obi e Castaignos. A conti fatti una mossa vincente, perché a regalare la vittoria è stato proprio il giovane attaccante olandese, ma ad essere onesti il tutto è sembrato più casuale che altro. Le assenze restano un alibi importante (Maicon e Sneijder mancano tremendamente) ma questa Inter deve fare di più se vuole risalire la china della classifica. Lo sa Ranieri, che però preferisce andare di partita in partita: “Sapevamo di dover venire qui ed essere umili, sapevamo di dover lottare e soffrire per novanta minuti, vincere non era facile e per questo ho ancora addosso lo stess pre-gol, pian piano acquisterò felicità”. Fino a sabato il tecnico nerazzurro aveva sempre parlato di scudetto, ma ieri pomeriggio, forse intristito dalla prestazione, ha ridimensionato un po’gli obiettivi: “Qualificarci alla Champions è un obiettivo, anche se vorremmo lottare per il tricolore ma è logico che se chi è davanti continua ad andare con questo ritmo sarà dura. Devo dire che sono soddisfatto anche della nostra difesa, perché avevamo preso 17 gol e oggi ci siamo mossi bene”. Chiosa finale sul mercato, con  Ranieri “costretto” a fare marcia indietro dopo la battuta su Tevez di sabato pomeriggio: “Era solo uno scherzo, la verità è che ci sono addetti ai lavori che monitorano tutto. Se ci sarà qualcuno da prendere, il mio presidente non si tirerà indietro. Ma prima dovrò valutare con attenzione la rosa che ho a disposizione”. Che per vincere a Siena può anche bastare, ma non autorizza certo a fare sogni di gloria.

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