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Nomine pubbliche, altre 50 poltrone in palio

Nel dossier nomine del Governo non ci sono solo i rinnovi delle partecipate – a partire da Cdp e Fs – ma una cinquantina di altri incarichi in enti e organismi pubblici che fanno gola a molti: ecco di cosa si tratta

Nomine pubbliche, altre 50 poltrone in palio

Nell’agenda del Governo Draghi il dossier nomine non riguarda solo il rinnovo degli incarichi in scadenza nelle principali società partecipate – Cdp e Ferrovie dello Stato in testa – ma anche una cinquantina di poltrone di enti e organismi pubblici che sarebbe superficiale definire di serie B, anche se non hanno l’importanza dei grandi gruppi pubblici.

Già la scorsa settimana il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha avviato le procedure per la nomina di buona parte delle Autorità portuali: da quella del Mare Adriatico settentrionale a quella del Mare Adriatico centrale fino a quelle del Mare Adriatico meridionale e della Sicilia orientale, alle quali si dovrebbero presto aggiungere i nuovi vertici delle Autorità portuali del Mare di Sicilia occidentale e del Mare di Sardegna. Non appena sarà operativamente istituita, il Governo dovrà procedere anche alla nomina della nuova Autorità portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.

Ma in palio, come ricordava qualche giorno fa Il Sole 24 Ore, non ci sono solo i porti. Ci sarebbe la Rai, dove, se non interverrà un ribaltone generale per cambiare sia il Presidente che l’Ad, frutto di altre ere politiche, si dovrà in ogni caso nominare due nuovi membri del consiglio d’amministrazione indicati dal Parlamento.

Poi c’è da completare la composizione dei vertici delle Autorithy: c’è da nominare entro maggio un nuovo membro dell’Antitrust (Agcm) e, entro luglio, un nuovo membro della Consob, che vigila sulla Borsa e sui mercati finanziari. Nuove nomine attendono anche la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), il presidente e tutto il cda dell’Istituto superiore per la ricerca ambientale (Ispra) e dell’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), l’Invalsi e gli enti parco.

Il menù è ricco e la speranza è che la nuova aria che tira con il Governo Draghi porti a nomine rapide e soprattutto competenti.

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