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Nemmeno il premio Nobel sveglia le Borse d’Europa: Piazza Affari perde lo 0,78%

Nemmeno l’attribuzione del premio Nobel per la Pace alle Ue galvanizza le Borse europee che incassano un’altra giornata di ribassi – Piazza Affari lascia sul campo lo 0,78% – Saipem perde il 5,5% – In controtendenza Stm che guadagna il 6,5% e Mediaset che registra un rialzo del 2,3% – Tassi Btp decennali sotto il 5%.

Nemmeno il premio Nobel sveglia le Borse d’Europa: Piazza Affari perde lo 0,78%

Si chiude in territorio negativo per i listini europei una settimana di generale debolezza per i timori sulla crescita globale e le incertezze sul fronte spagnolo con il downgrade della Spagna da parte di S&P. Milano cede lo 0,78%, Parigi -0,72%, Francoforte -0,68%, Londra -0,62%. Madrid cede l’1,06%.

L’euro è in risalita a 1,2954 sul dollaro spinto anche dagli inaspettati buoni dati sulla produzione industriali dell’Eurozona che ad agosto agosto è aumentata dello 0,6% rispetto a luglio (quando è salita +0,6%) e nella Ue dello 0,3% (+0,1% a luglio). Il renminbi è salito ai massimi degli ultimi diciannove anni contro il dollaro.

Mentre in Grecia procedono le trattative con la Troika per raggiungere un’intesa definitiva sul pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014 prima del vertice europeo del 18 ottobre. Troika è ancora al lavoro e si accende lo scontro tra chi è favorevole a concedere ad Atene più tempo per rispettare gli impegni presi di riduzione del deficit (Tra cui il Fmi, mentre Berlino ha più volte ribadito il proprio no), un’iniezione di fiducia è arrivata dalla Svezia: il Premio Nobel per la Pace 2012 è stato assegnato all’Unione Europea che “ha contribuito all’avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”. Un segnale a favore dell’unità e della condivisione che arriva in un momento. Lo spread Btp bund chiude stabile a 352 punti con rendimento sotto il 5% al 4,97%, dopo essere sceso in mattinata sotto la soglia dei 350. In calo a 416 punti base lo spread Bono bund.

Dall’altra parte dell’Oceano, ha ridotto il passo anche Wall Street che aveva invece aperto in territorio positivo dall’inaspettato balzo della fiducia dei consumatori Usa: l’indice del Michigan è slaito a ottobre a 83,1 punti da 78,3 punti. Le previsioni erano per un calo di 78 punti. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones ha girato in negativo a -0,12% e il Nasdaq oscilla intorno alla parità a -0,06% Buoni risultati anche sul fronte corporate con Wells Fargo che ha archiviato utili record nel terso trimestre del 2012 (+22% a 4,94 miliardi di dollari da 4,06 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso) e JpMorgan ha battuto le attese con ricavi a 25,9 miliardi di dollari (+6% rispetto all’anno scorso) e l’utile netto, arrivato a 5,7 miliardi (+34%). Risultati ottenuti grazie anche alla forte crescita dei mutui, per il ceo Diamon l’immobiliare è a un punto di svolta.

A Piazza Affari vola Stm +6,5% con scambi sostenuti nonostante la smentita sull’ipotesi di uno scorporo che potrebbe portare alla vendita della divisione che produce i semiconduttori nella telefonia mobile. In mattinata il titolo è balzato del 13%. In evidenza anche Mediaset +2,35% anche a seguito delle voci su un possibile avvicendamento ai vertici della concessionaria pubblicitaria Publitalia. Balzo di Geox + 5,03% all’indomani della firma di un contratto per la distrubuzione in Cina attraverso un partner locale. Oggi Diego Bolzonello ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di direttore generale di Geox e di amministratore di Geox Spa e di altre societa’ del Gruppo per intraprendere nuove sfide professionali.

In fondo al listino Saipem -5,58% e anche la galassia Fiat: Exor -2,40% e Fiat -2,10%. Il Lingotto è in trattativa per aprire uno stabilimento in Russia. Sulla situazione italiana, sulla trattativa in corso col Governo per il rilancio della produttività del gruppo in Italia, Marchoionne ha affermato che il gruppo ha “presentato una proposta valida. Ora dobbiamo trovare un’intesa con una certa rapidità”.

In rosso anche le banche: Unicredit -1,77%, Bpm – 2,02%, Intesa -0,86%. Camfin crolla del 5,81% dopo il collocamento obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Pirelli, per 150 milioni di euro.

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