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Melegatti, pandoro ma non solo: ecco come sarà rilanciata

La storica azienda veneta ha riaperto i battenti: il pandoro sarà anche quest’anno sugli scaffali dei supermercati, ma il pieno rilancio produttivo è previsto per Pasqua 2019 – Adesso Melegatti fa parte di un gruppo alimentare specializzato nel packaging – L’accordo con Unicredit per i finanziamenti.

Melegatti, pandoro ma non solo: ecco come sarà rilanciata

Pandoro, ma non solo. La storica azienda veneta Melegatti, passata la paura del fallimento, riparte da 35 dipendenti, 26 dei quali fanno parte di quelli che, fino a qualche settimana fa, facevano ancora parte della vecchia società e che se la son vista brutta, rischiando di restare senza un’occupazione. Invece lo scorso 19 novembre è stata formalizzata l’acquisizione, per 13,5 milioni, da parte degli imprenditori Giacomo Spezzapria e Denis Moro, ora rispettivamente presidente e amministratore delegato della società che ha lo stabilimento produttivo a San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona.

Non solo pandoro perché adesso Melegatti fa parte di un gruppo alimentare costituito da tre società di packaging: la vicentina “Eriplast”, la trentina “Fucine Film” e la modenese “Albertazzi G.”. Lo stabilimento veronese, che era chiuso dalla campagna natalizia dell’anno scorso, sta dunque riaprendo i battenti anche se la produzione per ora sarà contenuta. “La prima vera produzione interna sarà quella di Pasqua 2019”, hanno dichiarato in un’intervista al Sole 24 Ore i due manager, ma Melegatti non mancherà assolutamente il tradizionale appuntamento natalizio: “Contiamo di essere sugli scaffali della grande distribuzione per l’8 dicembre. Stiamo ancora trattando con le diverse insegne, ma la distribuzione sarà la più estesa possibile”.

La nuova proprietà ha già ben chiari anche gli obiettivi finanziari: “È presto per dirlo ma contiamo di attestarci fra i 35 e i 45 milioni di fatturato per il 2019; intendiamo puntare sull’export e nel piano di sviluppo accresceremo le opportunità di lavoro in Melegatti”, hanno aggiunto Giacomo Spezzapria e Denis Moro, che nel frattempo hanno anche firmato con Unicredit un importante accordo per sostenere il piano di rilancio dell’azienda. “L’accordo di finanziamento, attraverso delle linee di credito a medio-lungo termine, andrà a sostenere il piano di sviluppo dell’azienda e rilanciare il marchio storico dell’industria dolciaria italiana”, recita un comunicato diffuso dalla banca di piazza Gae Aulenti.

Il finanziamento consentirà anche di consolidare e in futuro aumentare l’occupazione, come ha dichiarato Roberto Spezzapria, vicepresidente di Melegatti: “Siamo felici per aver riaperto la Melegatti, riassicurato un futuro ai lavoratori e al territorio e garantito il ritorno dei famosi prodotti dolciari sulle tavole dei consumatori”. “La valenza di questa operazione per Unicredit non è solo economica, ma ben più ampia. Intendiamo confermare, concretamente, il nostro impegno a sostegno del Made in Italy e di tutte quelle iniziative imprenditoriali serie, di ampio respiro, che mirano a creare sviluppo diffuso e sostenibile”, ha aggiunto Sebastiano Musso, Regional Manager Nord Est di Unicredit.

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