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Marchionne: “Niente accordo con Psa. Renzi? Lo voterei”

“Considerando il panorama internazionale, un’alleanza con Psa non è una cosa da farsi”, ha detto l’amministratore delegato di Fca, che ha anche ribadito il suo sostegno al premier Matteo Renzi – Sull’auto senza conducente: “Entro cinque anni ci sarà”.

Marchionne: “Niente accordo con Psa. Renzi? Lo voterei”

Renzi, l’accordo (da non farsi) con Psa, l’auto senza conducente e l’andamento del mercato: è un Sergio Marchionne a tutto campo quello intervenuto da Chicago, dove ha partecipato a un evento organizzato dall’Ice-Agenzia e focalizzato sulle opportunità in Usa per gli esportatori italiani di prodotti manifatturieri. “Considerando il panorama internazionale, un’alleanza con Psa non è una cosa da farsi – ha detto l’amministratore delegato di Fca -: nonostante ci sia un certo vantaggio in un’associazione con Psa, quel vantaggio è troppo basso. Scegliere Psa limiterebbe tutte le possibili mosse di Fca”.

Marchionne dall’Illinois ha anche ribadito il suo sostegno al premier Matteo Renzi, che ha partecipato anche lui all’evento in occasione della sua tournée americana, che lo porterà oggi ad intervenire ad Harvard e domani a fare visita a Obama a Washington: “Ha parlato qui di stabilità – ha osservato Marchionne – e la stabilità politica del Paese è importante. Oltre 60 presidenti del consiglio in 70 anni è una cosa inconcepibile. Renzi io lo voterei”.

Il numero uno di Fca ha poi fatto il punto sul mercato, garantendo che “entro cinque anni ci saranno delle vetture che in alcune circostanze si guideranno da sole, con il pilota dentro che avrà la possibilità di prendere il controllo della vettura stessa”. Per questo l’azienda nata dalla fusione tra il Lingotto e la ex Chrysler tiene “conversazioni parallele con parecchi agenti che adesso sono al di fuori del sistema dell’auto”. E’ il caso per esempio di Google, Apple e gruppi “che stanno giocando un ruolo piuttosto importante nella riformulazione di quello che poteva essere l’industria dell’auto”. Marchionne ha garantito: “Non abbiamo mai fatto e non faremo mai una scelta che andrebbe a limitare la possibilità di Fca di partecipare alle opportunità legate alle auto che si guidano da sole. Questo però non è mestiere nostro, bisogna capirlo in modo chiaro”.

In Fiat Chrysler Automobiles “continuiamo ad andare bene”, ha proseguito l’ad: “Melfi sta andando a gonfie vele, lavora 24 ore su 24: non abbiamo nessuna cattiva notizia da dare”. Almeno sul mercato interno, visto che invece l’America Latina “continua a essere un problema per noi come per tutti e che in Brasile la situazione politica va chiarita”. Il riferimento è alle pressioni che stanno da tempo montando affinchè il presidente Dilma Rousseff si dimetta visto che è stata travolta da una procedura di impeachment, dallo scandalo corruzione della compagnia petrolifera di Stato Petrobras e dalle critiche per avere almeno temporaneamente salvato con la nomina a Capo di Gabinetto il suo predecessore Luiz Inacio Lula da Silva. In Brasile, “dopo quel chiarimento credo che le cose ripartiranno ma fino a quando non si arriva a quel momento di stabilità politica non potremo parlare di un futuro buono”. A Buenos Aires invece “sono stati fatti passi avanti enormi”. Marchionne ha lodato il presidente argentino Mauricio Macri, che vedrà la settimana prossima: “Ha ristabilito credibilità internazionale” per la nazione. Ma per il mercato dell’auto, l’Argentina “ha un peso troppo piccolo per sostituire o controbilanciare il Brasile”.

Per quanto riguarda gli obiettivi, quello di di Fca “è vendere con Jeep un quinto del mercato dei Suv in Europa. E’ un numero enorme, siamo lontanissimi da quell’obiettivo ma siamo arrivati a livelli piuttosto vicini a un quinto qui in Nordamerica”. “Stiamo entrando finalmente dopo anni di sacrifici in un momento di sviluppo della gamma di prodotti specialmente di Fiat e ovviamente di Alfa andando avanti. Sono contento di quello che siamo riusciti a fare e credo che l’Italia e l’Europa ne beneficeranno”. Secondo Marchionne “il Salone di Ginevra dal mio punto di vista è stato il più significativo come offerta di prodotti sia per la Fiat, che per Alfa, Maserati, Ferrari e tutte gli altri prodotti che avevamo al Salone”.

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