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Luce e gas, arriva l’offerta flat di Poste Italiane: bolletta a rata fissa. Conviene? Ecco tutti i dettagli

Il contratto ha durata indeterminata ma il prezzo resta bloccato per due anni con uno step intermedio dopo 12 mesi. Ecco tutti i dettagli sulla nuova offerta luce e gas di Poste Italiane

Luce e gas, arriva l’offerta flat di Poste Italiane: bolletta a rata fissa. Conviene? Ecco tutti i dettagli

Da oggi, lunedì 13 febbraio è finalmente disponibile Poste Energia, l’offerta luce e gas di Poste Italiane. Dopo le molte anticipazioni e indiscrezioni che si sono susseguite nei mesi scorsi, Poste Italiane debutta sul mercato libero con un’offerta che prevede un prezzo fisso con la rata che sarà costante ogni mese. Il contratto può essere scelto solo per la luce oppure soltanto per il gas o per entrambi, ha durata indeterminata ma le condizioni economiche restano bloccate per due anni con uno step intermedio dopo 12 mesi. La gran parte delle condizioni economiche è pubblicata sul sito di Poste Italiane e sarà affissa anche nelle filiali. E per capire se la proposta conviene, il gruppo guidato da Matteo Del Fante offre la possibilità di effettuare una comparazione sul proprio sito: basta inserire i dati della propria bolletta per ottenere un preventivo.

Sarà dunque possibile sapere in anticipo quanto si pagherà, a prescindere dai consumi. Che però influiranno sull’importo dell’anno successivo con un meccanismo che si basa sulla media di quanto si è consumato nell’anno precedente. Come si legge sul sito di Poste, “al termine di ogni anno”, la rata viene ricalcolata, “sia in aumento sia in riduzione, sulla base dei consumi rilevati”. Chi ha consumato meno può decidere “di ridurre la rata dei 12 mesi successivi oppure ricevere l’importo direttamente sulla Carta Postepay o sul Conto BancoPosta”. Poste non avrà offerte indicizzate a prezzo variabile, mentre come previsto per legge, avrà l’offerta Placet (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela) che identifica quelle offerte sia luce che gas che sono intermedie tra mercato libero e mercato tutelato e che rispettano delle condizioni stabilite dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Ma vediamo i dettagli della nuova offerta luce e gas di Poste Italiane con nessun costo di attivazione né depositi cauzionali.

Luce e gas con Poste Italiane, dove e come fare il contratto

Accedere alle offerte è possibile solo per chi ha già un fornitore: oggi non è ancora possibile fare nuovi allacci o subentri. Infine, i contratti possono essere sottoscritti presso tutti i 12.800 sportelli delle Poste, ma anche sul web. Dal momento della sottoscrizione, i tempi tecnici del processo variano tra i 30 e i 70 giorni.

L’offerta principale per luce e gas è a rata costante

L’offerta a rata costante prevede un prezzo fisso a prescindere dai consumi. Cosa vuol dire? Si tratta di un contratto in cui il prezzo della componente – elettricità o gas naturale – viene bloccato per 24 mesi. Ma la bolletta non è fatta solo della componente energia, ci sono altre componenti (come il trasporto o gestione del contatore o gli oneri di sistema) che invece seguono gli aggiornamenti tariffari stabiliti dall’Autorità.

ll funzionamento della tariffa è il seguente: il prezzo del kWh o del metro cubo di gas rimane fisso per 24 mesi ma la la rata viene rimodulata dopo 12 mesi sulla base della media dei consumi dell’anno precedente. In caso di consumi superiori all’anno precedente la rata mensile aumenta, altrimenti diminuisce. In pratica il conguaglio, in positivo o in negativo che sia, viene spalmato sulle successive 12 rate. Se poi il cliente decide di cambiare fornitore, ci sarà una bolletta di consumo finale, per pareggiare i conti.

Si può scegliere anche la bolletta con rata variabile

Si può anche scegliere di pagare una rata variabile, che quindi tenga conto dei consumi effettivi sostenuti mese per mese. Lo scopo di Poste Energia è azzerare ogni mese il differenziale. Il meccanismo si basa su quanto richiesto dalla Commissione europea e segue le linee guida del governo. L’obiettivo è quello di incentivare le famiglie a ridurre i consumi.

Come si fa a capire se l’offerta è conveniente?

Le condizioni pubblicizzate sul sito di Poste, la cui validità si ferma al 7 marzo, prevedono per l’elettricità un prezzo di 0,29 euro a kilowattora. E al momento, il Pun, il prezzo dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso in Italia, è attorno a 0,16 euro a kilowattora. Per avere un confronto basti pensare che l’ultima estate il Pun aveva superato i 0,5 euro a kilowattora. Si ricorda, inoltre, che la componente energia incide per il 76% della bolletta, poi bisogna aggiungere le altre componenti, tra cui le spese di trasporto e oneri generali e sono applicate nella misura e definita e aggiornata dall’ARERA. Per la luce sono previsti anche i seguenti costi di dispacciamento (PD: 0,01993 euro a kilowattora e DISPbt: – 18,3418 euro l’anno).

La spesa indicativa annua che il cliente sosterrà può essere ricostruita leggendo le schede di confrontabilità presenti sul sito. Per un utente con un consumo medio di 2.700 kilowattora all’anno viene indicata una spesa di 996 euro; la voce indicativa è però al netto delle imposte, Iva e accise, che pesano per un 10-15% in più sulla bolletta. Dunque, la spesa annua si può attestare attorno a 1.200 euro.

Per quanto riguarda il gas il prezzo per la componente energia offerto è di 1,055 euro per standard metro cubo. Sul mercato all’ingrosso il prezzo (Psv) è attorno a 0,75 euro per standard metro cubo. Secondo le schede di confrontabili un consumo medio di 1.400 metri cubi all’anno vede una spesa di 1.500 euro, che includendo le tasse può arrivare a 1.700 euro all’anno.

L’offerta luce e gas di Poste prende in contropiede le utility

Attualmente, la maggior parte delle utility non offre più contratti a prezzo fisso ai nuovi clienti né può procedere a modifiche unilaterali dei contratti, vietate per legge fino a fine giugno.

Il debutto di Poste Italiane sul mercato della fornitura di luce e gas in qualche modo coglie in contropiede i concorrenti, che potrebbero avere meno margini di manovra nella competizione sulle offerte rispetto ai vecchi contratti.

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