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L’Italia declina anche con le nascite: ci salvano gli stranieri

Mai così poche nascite dal 1861 rileva l’Istat. Il fenomeno è interamente attribuibile agli italiani: I residenti sono scesi a 55 milioni. La presenza degli stranieri attenua il fenomeno

L’Italia declina anche con le nascite: ci salvano gli stranieri

Meno nascite in Italia e mai così poche dal 1861, anno dell’unità. Inoltre, dal 2015 la popolazione residente è in diminuzione, scrive l’Istat, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico. Il calo è interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55 milioni 104 mila, 235 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,4%). Rispetto al 2014 la perdita di italiani è pari alla scomparsa di una città grande come Palermo (- 677 mila).

Scrive l ‘Istat nel Bilancio demografico nazionale 2018:

“Al 31 dicembre 2018 la popolazione ammonta a 60.359.546 i residenti, oltre 124 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima. Il calo è interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55 milioni 104 mila unità. …Si consideri, inoltre, che negli ultimi quattro anni i nuovi cittadini per acquisizione della cittadinanza sono stati oltre 638 mila. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300 mila unità. Nel quadriennio, il contemporaneo aumento di oltre 241 mila unità di cittadini stranieri ha permesso di contenere la perdita complessiva di residenti. Al 31 dicembre 2018 sono 5.255.503 i cittadini stranieri iscritti in anagrafe; rispetto al 2017 sono aumentati di 111 mila (+2,2%) arrivando a costituire l’8,7% del totale della popolazione residente.

Tornando alle nascite, il fenomeno della loro riduzione non è nuovo ma nel 2018 ne sono state registrate il 4 in meno che nel 2017: è il nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia scrive l’Istat

Tuttavia, negli ultimi quattro anni i nuovi cittadini per acquisizione della cittadinanza sono stati oltre 638 mila. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300 mila unità. Ciò equivale a dire che, nel periodo osservato, il contemporaneo aumento di oltre 241 mila unità di cittadini stranieri ha permesso di contenere la perdita complessiva di residenti.

Al 31 dicembre 2018 sono 5.255.503 i cittadini stranieri iscritti in anagrafe; rispetto al 2017 sono aumentati di 111 mila unità (+2,2%) arrivando a costituire l’8,7% del totale della popolazione residente. Il rapporto dell’Istat sul bilancio demografico diffuso mercoledì mattina certifica infine che il numero di cittadini stranieri che lasciano il nostro Paese è in lieve flessione (-0,8%) mentre è in aumento l’emigrazione di cittadini italiani (+1,9%)

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