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Lavoro e anziani, Scelta civica: “Servono interventi in manovra”

Ernesto Auci presenta la mozione di Scelta Civica sulla Terza età attiva: “Chiediamo di favorire il trasferimento di competenze dagli anziani ai giovani e di introdurre agevolazioni per l’impiego degli ultra 65enni nel volontariato. Gli obiettivi sono due: aiutare queste persone e aumentare la produttività del Paese”.

Lavoro e anziani, Scelta civica: “Servono interventi in manovra”

“Il reinserimento degli anziani nel tessuto sociale del Paese è un problema sempre più urgente da affrontare e noi auspichiamo che il Governo faccia un primo passo in questa direzione già con la prossima legge di Bilancio”. Lo ha detto Ernesto Auci, deputato di Scelta Civica e presidente di Firstonline, presentando mercoledì alla Camera una mozione sulla “Terza età attiva”, di cui è primo firmatario. Era presente anche il segretario di Sc, Enrico Zanetti. 

“È necessario assumere iniziative per valorizzare l’occupazione degli ultra 65enni” ha continuato Auci, spiegando che gli obiettivi sono due: “Aiutare queste persone a vivere in salute, dal momento che proprio l’inattività è la prima causa del disagio di molti anziani, e impiegare questa parte della popolazione sempre più numerosa in modo da aumentare la produttività del Paese”.

In particolare, Scelta Civica chiede di favorire il trasferimento delle competenze dagli anziani alle giovani generazioni soprattutto nelle attività artigianali, ma anche in quelle dell’industria e del terziario. La mozione propone inoltre di introdurre delle agevolazioni per l’impiego degli anziani in attività di volontariato. Non si tratterebbe di vere e proprie assunzioni, ma di attività part-time da retribuire con un rimborso spese.

Auci ha chiarito che l’iniziativa “non ha nulla a che vedere con l’innalzamento o l’abbassamento dell’età pensionabile: stiamo parlando di persone che si sono già ritirate dal lavoro e che, con il prolungarsi dell’aspettativa di vita, possono ancora essere utili alla società”.

Quanto alle polemiche sulla contrapposizione generazionale, “le affermazioni secondo le quali la permanenza degli anziani al lavoro toglierebbe posto ai giovani non sono assolutamente confermate da studi economici e sociali – ha sottolineato ancora il deputato di Scelta Civica – Noi riteniamo anzi che i giovani potrebbero beneficiare della maggiore competitività che gli anziani garantirebbero al Paese”.

Infine, “ci sembra importante che il Governo riveda il divieto per i pensionati di prestare consulenze nel settore pubblico – ha concluso Auci – Sarebbe opportuno poter utilizzare l’esperienza di questi soggetti, magari in ruoli non operativi e con un tetto retributivo anche piuttosto basso per evitare gli spiacevoli favoritismi del passato”.

Secondo Carlo Vergani, professore in Geriatria all’Università degli studi di Milano, oggi gli anziani in Italia sono 13 milioni, il 22% della popolazione, ma nel 2065 saranno sei milioni in più, ovvero il 33% del totale.

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