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Lamborghini: ci arrivano molti cv ma i giovani non vogliono trasferirsi e non conoscono le lingue

Winkelmann, ad di Lamborghini, ha detto che molti giovani mandano curriculum alla casa del Toro ma quando si tratta di trasferirsi non si muovono più. Winkelmann ha aggiunto come molti di questi ragazzi non sappiamo le lingue nè abbiamo mai fatto un’esperienza all’estero: un problema grosso per un’impresa con un forte mercato estero.

Lamborghini: ci arrivano molti cv ma i giovani non vogliono trasferirsi e non conoscono le lingue

La disoccupazione giovanile è senz’altro un problema dell’Italia contemporanea, ma anche la propensione dei giovani al lavoro è un aspetto che andrebbe studiato di più. A testimoniare una disponibilità dei ragazzi a scartamento ridotto oggi è Stephan Winkelmann, amministratore delegato di Lamborghini (gruppo Audi), storico marchio di auto di lusso. L’ad di Sant’Agata Bolognese, ospite d’onore alla Giornata dell’economia organizzata dalla Camera di Commercio di Bologna, riferisce che molti giovani mandano curriculum alla casa del Toro, anche da Milano o da Roma, ma “quando si tratta di trasferirsi non si muovono più”. E dire che alla Lamborghini di spazio ce n’è, visto che l’anno scorso ha assunto cento persone e altrettanto farà quest’anno. Un altro handicap dei candidati sono le lingue. “In un’azienda internazionale come la nostra – aggiunge Winkelmann – devi conoscere almeno l’inglese. I ragazzi italiani invece difficilmente fanno esperienze all’estero”. Un problema grosso per un’impresa, riferisce l’agenzia Dire in una nota, che vende il 70% dei suoi bolidi fuori dai confini europei.

Un terzo del mercato della Lamborghini infatti è rappresentato dal Nord America, un terzo dall’Europa e dal Medio Oriente, un terzo dai paesi asiatici affacciati sul Pacifico. “I mercati più importanti – sottolinea l’ad – sono Usa e Cina”.

L’export consente alla Lamborghini di fronteggiare la crisi, anche se qualche contraccolpo è inevitabile: “Nel 2008 producevamo 2.000 pezzi, oggi 400 – conclude il manager – e le nubi oscure vengono dalla crisi, ma anche dalla C02, dai dazi, dalle tasse e e da una concorrenza sempre più forte”.

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