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L’agenda di Renzi: bad bank, riforma Bcc ma soprattutto la visita alla Merkel

La riforma delle banche (Bcc e vendita Npl) ma soprattutto il delicatissimo incontro con la cancelliera Angela Merkel venerdì a Berlino attendono in settimana il premier Matteo Renzi che spera di potare a casa con il suo viaggio in Germania il via libera alla flessibilità di bilancio – Ma la Cancelliera è indebolita e non potrà fare troppe concessioni

L’agenda di Renzi: bad bank, riforma Bcc ma soprattutto la visita alla Merkel

Prima la riforma delle Bcc attraverso l’aggregazione in una holding capogruppo da 20 miliardi delle banche di credito cooperativo con l’alternativa per chi non aderisce di trasformarsi in banca popolare o in spa e, al tempo stesso, il recupero dei crediti deteriorati delle banche in vista della bad bank e poi l’attesissimo incontro di Berlino con la cancelliera Angela Merkel. E’ una settimana molto impegnativa quella che comincia oggi per il premier Matteo Renzi.

Giovedì il Consiglio dei ministri dovrebbe varare la riforma delle Bcc con la formazione di una holding capogruppo e la possibilità per le Bcc che non vi aderiranno di trasformarsi in spa o in banca popolare. Ma, oltre al riassetto delle Bcc, il provvedimento del Governo conterrà anche importanti disposizioni per facilitare il recupero dei credito deteriorati delle banche in vista del via libera europeo alla bad bank che libererebbe le banche italiane dalla zavorra delle sofferenze.

Tuttavia questa è soprattutto la settimana della verità non solo per le banche ma per lo stato dei rapporti tra l’Italia e l’Europa e in particolare tra Matteo Renzi e Angela Merkel. Venerdì il presidente del Consiglio farà visita alla Cancelliera tedesca a Berlino con la speranza di portare a casa il lasciapassare per una maggior flessibilità di bilancio per l’Italia mentre più difficile sarà compiere passi avanti verso la garanzia europea sui depositi bancari.

La Merkel, sorpresa per i recenti attacchi di Renzi, è però molto indebolita sul piano interno dopo la sua apertura agli immigrati e non è in grado di fare troppo concessioni. Non solo, ma chiederà essa stessa una mano a Renzi su altri temi di politica europea a partire proprio dall’immigrazione con maggiori controlli alle frontiere, nonchè sulla copartecipazione ai finanziamenti di 3 miliardi alla Turchia. Di sicuro non sarà un incontro facile e sarà un duello tra leader sempre più soli.

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