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La Roma balza al terzo posto e la Juve al settimo: profumo d’Europa per loro e per la Lazio che espugna Salerno

Vincono le romane e la Juve e tutte avvicinano il sogno europeo – Clamoroso invece il tonfo dell’Atalanta, sconfitta in casa dal Lecce

La Roma balza al terzo posto e la Juve al settimo: profumo d’Europa per loro e per la Lazio che espugna Salerno

Il balzo della Roma. È lei la vera vincitrice della domenica perché il successo sul Verona, oltre a un’iniezione di fiducia in vista del Salisburgo, vale l’aggancio al terzo posto assieme al Milan, con 2 punti di vantaggio sulla Lazio, anch’essa uscita sorridente da Salerno, e 3 sull’Atalanta, sconfitta clamorosamente in casa dal Lecce. Mourinho piazza un piccolo allungo in zona Champions che può rivelarsi molto importante, visto che nella prossima giornata ci sarà lo scontro diretto tra Milan e Atalanta, mentre lui farà visita alla Cremonese ultima in classifica: è presto per dare giudizi definitivi, ma il passo è certamente significativo. Anche la Juventus, nel frattempo, prosegue la sua risalita con la vittoria di Spezia, raggiungendo il settimo posto e dunque la Conference League, seppur in attesa del Monday Night tra Torino e Cremonese. 

Roma – Verona 1-0, Mourinho attacca i tifosi: “Non devono fischiare Bove, è più ultras di loro”

La Roma ha avuto la meglio su un Verona in grande condizione, nonostante le assenze di Dybala e Pellegrini e l’infortunio di Abraham dopo appena un quarto d’ora. A decidere una partita oggettivamente brutta è stato Solbakken, arrivato a gennaio da svincolato: l’ex Bodo Glimt ha realizzato un bel gol dopo una splendida azione rifinita da Spinazzola, regalando a Mourinho 3 punti pesantissimi. Questo però non è bastato a migliorare l’umore del portoghese, stizzito da alcuni mugugni dell’Olimpico, in particolare verso il giovane Bove. “Vanno bene i sold out, ma ci sono ambienti e ambienti – ha tuonato in conferenza stampa -. Se il pubblico ci spinge è una cosa, se invece fischia al primo passaggio sbagliato non ci aiuta. Non abbiamo né Cafu né Maicon, la gente non capisce come stiamo lavorando bene, Bove è più tifoso degli ultras, doveva andare in prestito in Serie C, oggi è titolare nella Roma. Certo la stampa non aiuta perché sono tutti fenomeni tranne la Roma, che vince solo per fortuna o palle inattive. A me non servono complimenti, alla squadra e ai ragazzi sì, devo proteggerli perché meritano di più”.

Spezia – Juventus 0-2, Allegri: “Non abbiamo giocato bene, ma intanto siamo saliti al settimo posto”

Vittoria importante anche per la Juve, che continua la sua mini-scalata in classifica. Il settimo posto, a inizio campionato, sarebbe stato vissuto come un incubo, ora però, alla luce di quanto accaduto, merita di essere quantomeno preso in considerazione. I bianconeri, in attesa di sapere cosa deciderà la giustizia sportiva (il Collegio di Garanzia del Coni dovrebbe pronunciarsi a inizio aprile), devono fare più punti possibile e ci stanno riuscendo, seppur con la solita fatica. Questa volta non si può parlare di cortomuso visto il 2-0 finale firmato da Kean (32’) e Di Maria (66’): Allegri, protagonista di un battibecco sul tema dopo il pari con il Nantes, sarà contento, tanto più che lo ha ottenuto con una dose massiccia di turnover, necessaria per preparare al meglio il ritorno di Europa League. “C’era un po’ di stanchezza dopo giovedì, in più giocare qui non è mai semplice, anche altre squadre hanno faticato – l’analisi di Allegri -. Loro hanno avuto occasioni importanti da gol, ma abbiamo rischiato soprattutto nel secondo tempo più che nel primo, anche se l’abbiamo giocato male. Bisogna fare i complimenti anche a Perin perché nel finale ha fatto due grandi parate, momentaneamente abbiamo fatto 47 punti sul campo e dobbiamo continuare su questa strada, siamo saliti a 32 in classifica e raggiunto il settimo posto. A Nantes sarà una finale, giovedì abbiamo avuto tantissime occasioni, e preso solo un contropiede dove siamo scivolati, ci sono buone possibilità di passare il turno”.

Salernitana – Lazio 0-2, Sarri si gode Immobile: “Può regalarci un finale di stagione di altissimo livello”

Bene pure la Lazio, tornata a vincere in campionato a quasi un mese di distanza dall’ultima volta. Espugnare l’Arechi non era scontato, sia per le pesantissime assenze di Milinkovic-Savic e Zaccagni che per l’arrivo di Paulo Sousa, che poteva dare nuova linfa alla Salernitana. A rompere gli equilibri ci ha però pensato Immobile, finalmente in gol dopo un mese e mezzo di astinenza: la sua doppietta ha regalato a Sarri 3 punti d’oro, che gli permettono di restare in scia alla zona Champions, sfruttando al meglio il passo falso dell’Atalanta. “Abbiamo sempre condotto la partita, per vincere dopo le fatiche di coppa serviva una buona gara e per fortuna l’abbiamo fatta – ha esultato il tecnico biancoceleste -. Tante squadre, eccetto il Napoli, hanno lasciato punti con avversari di media-bassa classifica. Immobile ha fatto doppietta perché giovedì si è sbloccato, quando gli attaccanti segnano si esaltano e la sensazione è che sia anche in crescita fisica, oltre che mentale, dopo l’infortunio. Ora bisogna sfruttarlo, ma senza rischiare nulla perché se ha continuità può fare un finale di campionato di altissimo livello”.

Atalanta – Lecce 1-2, Gasperini amaro: “Le grandi squadre non prendono sempre gol all’inizio”

Il cucchiaio di legno se lo prende l’Atalanta di Gasperini, sconfitta in casa dal Lecce e scivolata al sesto posto in classifica. E dire che la Dea, a differenza di Milan, Roma, Lazio e Juventus, non aveva avuto fatiche di coppa da smaltire, dunque era lecito attendersi ben altro, anche se i pugliesi non sono certo avversari morbidi. I bergamaschi lo hanno capito dopo appena 4’ quando Ceesay ha trovato il gol del vantaggio, dopodiché non sono riusciti a sfruttare le occasioni avute, incassando addirittura il raddoppio leccese con Blin: il gol di Hojlund ha solo acceso il finale, senza però cambiarlo. “Abbiamo tirato molto in porta, spinto tanto e creato molte situazioni, purtroppo è girato male tutto, prendiamo sempre questo gol a inizio partita, non è da squadra di livello – ha spiegato amaro Gasperini -. Se regali queste situazioni hai sicuramente qualche limite, poi rimontare le gare non è sempre facile. Ci è mancata un po’ di qualità nell’ultimo passaggio e nel tiro, poi abbiamo anche preso gol su calcio d’angolo, una situazione che di solito non soffriamo. Queste gare dipende sempre come si incanalano, se iniziano bene riusciamo a fare grandi cose, altrimenti ci creiamo tanti problemi”.

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