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La ricetta dello chef Luigi Lionetti: Bon bon di gamberi rossi ai profumi capresi

Fra tradizione e innovazione lo chef stellato Luigi Lionetti del ristorante Le Monzù a Punta Tragara propone un Bon bon di gamberi dal sapore tutto caprese una cucina moderna che trae ispirazione delle anziane massaie

La ricetta dello chef Luigi Lionetti: Bon bon di gamberi rossi ai profumi capresi

Secondo lo storico romano Svetonio, l’imperatore Augusto si era fatto costruire qui una sontuosa villa dalla quale dominava dall’alto una superba vista sui faraglioni di Capri. Oggi, al posto della residenza augustea, in questo luogo magico di ineguagliabile bellezza, leggermente appartato dalla convulsa vita mondana della famosa piazzetta di Capri, sorge Punta Tragara, raffinato albergo cinque stelle lusso dove i generali americani Clark e Eisenhower e il premier inglese Churcill si diedero appuntamento per decidere le sorti della seconda guerra mondiale.

Il grande architetto urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese, Le Corbusier, tra le figure più influenti della storia dell’architettura contemporanea, ricordato assieme a Ludwig Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright, Walter Gropius e Alvar Aalto come maestro del Movimento Moderno, uno dei padri dell’urbanistica contemporanea la definì “una villa senza architetti… un’emanazione della roccia, una figliazione dell’isola, un fenomeno vegetale, quasi un lichene architettonico, cresciuto sul fianco di Capri” e tale fu la sua ammirazione per questa villa che nei  suoi taccuini ne ridisegnerà i minimi particolari, che furono fonte d’ispirazione per i suoi futuri lavori in Francia.

Nello stesso luogo sorgeva un tempo la trattoria Carmela, ai cui tavoli i turisti si accalcavano per assaggiare i suoi rinomati ravioli con la maggiorana del Pizzo Lungo, il coniglio con piselli e la minestra maritata con erbe selvatiche.

Oggi al posto della trattoria c’è un raffinato ristorante stellato dell’eccellenza della cucina mediterranea il Monzù guidato dallo chef Luigi Lionetti, caprese Doc, Classe 1984, Luigi Lionetti, un passato da calciatore, era in gioventù una promessa del Chieti. Tuttavia per un infortunio dovette appendere gli scarpini al chiodo decidendo nel contempo di imprimere una svolta a 360 gradi alla sua vita. Poiché frequentava l’alberghiero a Pescara decise di rientrare a Capri dove finì nelle cucine di un caratteristico ristorante fra i limoni, “Da Paolino”, un po’ defilato, alla cui ombra hanno cercato momenti di gustosa gastronomia locale perfino Tom Cruise, Mimi Rogers, John Belushi, George Hamilton.

Il grande salto avviene però sulla costiera sorrentina alla mitica Torre del Saracino dove imperava e impera Gennaro Esposito il grande chef bistellato al quale è stato assegnato il Premio Michelin Chef Mentor 2020 per aver “educato” generazioni di chef con il suo stile di cucina i cui “risultati sono figli di un ordine mentale che prevede, sì, la creatività, ma che si traduce in rigore e disciplina, tutto ben dosato come gli ingredienti di un grande piatto”.

Fra Esposito e Lionetti nasce un grande sodalizio, il grande chef lo trattiene accanto a sé anche in numerose trasferte estere, fino a che Lionetti ritiene che è giunto il momento di prendere il volo in solitaria e torna nella sua Capri a “Le Monzù” dove diventa il primo cuoco caprese a conquistare una stella Michelin. La sua filosofia è la sintesi delle sue esperienze: “La mia cucina – dice – nasce dal territorio, la mia vera fonte d’ispirazione. Le mie parole d’ordine? Tradizione e innovazione. Piatti della tradizione che non nascono dai libri di cucina ma dalle suggestioni che ho raccolto sul campo, andando a mangiare nelle vecchie trattorie e parlando con le anziane massaie.”

Ed ecco la sua proposta: Bon bon di gamberi rossi, zuppa di olive verdi di Nocellara, mandorla e limone candito, in cui i limoni della sua Capri sono alla base di una ricetta in cui le mandorle stemperano ed esaltano nel contempo il sapore del mare, dei gamberi e l’oliva di Nocellara dalla polpa consistente e croccante, e dal gusto leggermente amarognolo apporta un gusto intensamente mediterraneo

La ricetta: Bon bon di gamberi rossi, zuppa di olive verdi di Nocellara, mandorla e limone candito

Ingredienti per 4 persone:

•200 gr di gamberi rossi puliti

•40 gr di mandorla bianca pelata frullata con acqua frizzante

•10 gr di limone candito

•80 gr di olive verdi sgusciate

•80 gr di acqua di pomodoro

•15 gr di polpa di pomodoro confit

•olio extravergine d’oliva

Preparazione:

Formare la zuppetta frullando le olive nell’acqua di pomodoro. Sbollentare le bucce di limone 3 volte e unire lo zucchero al succo di 5 limoni, ridurre e frullare. Mettere le mandorle in infusione per una notte in acqua frizzante e frullare, ottenendo poi così una crema di mandorla.

Sgusciare i gamberi e condire con sale, pepe, olio extravergine di oliva, bucce di limone. Formare dei piccoli bon bon avvolti in pellicola.

Composizione del piatto:

Adagiare sulla zuppa di olive i gamberi con sopra il limone candito e la purea di mandorla. Finire il tutto con un filo di olio extravergine di oliva.

Ristorante Monzù

Via Tragara, 57

80073 Capri NA

Telefono: 081 090 1201

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