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La Borsa rallenta, riflettori su auto e dazi. Cade Stm

Con Wall Street chiusa per l’Independence Day, i listini europei rallentano. Il tema del protezionismo resta predominante in vista del 6 luglio, quando entreranno in vigore le barriere tariffarie Usa-Cina. Si cerca un’intesa Usa-Ue sull’auto. A Milano, Fca tiene, Exor più pesante insieme a Ferrari e Cnh. Stm in caduta, realizzi su Moncler. Si raffredda il petrolio.

La Borsa rallenta, riflettori su auto e dazi. Cade Stm

I mercati europei chiudono in ordine sparso una seduta poco mossa, priva della bussola di Wall Street, chiusa per la festa del 4 luglio. Ci si muove con incertezza in attesa di assistere agli sviluppi della guerra commerciale fra Usa e Cina, con l’introduzione reciproca di dazi per 34 miliardi di dollari a partire da venerdì 6 luglio.

Piazza Affari perde lo 0,36% e scende a 21.686 punti, appesantita da moda, titoli industriali e microchip. Stm scende del 3,16%, in rosso con tutto il settore dei semiconduttori a livello europeo che paga lo scotto alle schermaglie fra le due superpotenze. Ieri un tribunale cinese ha temporaneamente vietato a Micron Technology (-5,5% il titolo alla chiusura del Nasdaq) di vendere 26 prodotti di chip nel paese, per l’infrazione di un brevetto con la United Microelectronics Corp (UMC) di Taiwan. Poche ore prima il governo USA aveva posto il veto su China Mobile a causa di rischi per la sicurezza nazionale.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Milano si fermano Francoforte -0,22% e Londra -0,27%; piatta Parigi. Zurigo si apprezza dello 0,51% e Madrid +0,96%. Stabile il cambio euro dollaro, con il cross a 1,164. Positive le materie prime: petrolio, tipo Brent, +0,27%, 77,97 dollari al barile; oro +0,27%, 1256,11 dollari al barile.

Si abbassa lo spread fra titoli di Stato italiani e tedeschi: il confronto sul decennale scende a 234.40 punti base, -0,93%. Il rendimento del Btp 10 anni resta in area 2,65%. Oggi Prometeia rivede al ribasso le stime sulla crescita italiana nel 2018 da, +1,4% a +1,2%, a causa dello scenario internazionale e delle incertezze sulla politica economica del governo Conte.

L’Ocse intanto mette in guardia il Belpaese sul lavoro: il mercato è “migliorato negli ultimi anni ma più lentamente che in altri paesi” e “non sorprende che, dato l’ancora elevato tasso di disoccupazione e l’incidenza di contratti a termine, il livello d’insicurezza (la probabilità di perdere il posto e restare senza reddito) sia il quarto più alto tra i paesi Ocse, dopo Grecia, Spagna e Turchia”. Pochi in ogni caso gli spunti di oggi per l’obbligazionario, mentre domani l’agenda torna ricca di potenziali ‘market mover’: dalle aste di Francia e Spagna, alla pubblicazione in serata delle minute dell’ultimo meeting Fed, fino ai dati sul mercato del lavoro Usa, in uscita venerdì 6.

In Piazza Affari rimbalza Recordati, +1,43%. Bene i finanziari con Finecobank +1,28%, Mediobanca +1,35%, Unipol +1,18%. Fra le utility si afferma A2a +1,21%. Mediaset, +0,74%, mette a segno un parziale recupero dopo le perdite delle scorse sedute, grazie ai dati record sull’audience dei mondiali.

I titoli peggiori sono nella moda: Moncler -3,62%, si allontana dai massimi raggiunti in settimana; Ferragamo -1,79%. Fuori dal listino principale precipita Cucinelli -13,9%, dopo due downgrade legati all’alta valutazione del titolo. Vendite su Exor -2,05%, Prysmian -2,04%; Cnh -1,97%.

La Juventus, +7,27% festeggia il probabile arrivo di Cristiano Ronaldo (secondo Reuters il campione ha già ricevuto un’offerta dalla Vecchia signora), mentre all’Aim debutta in grande spolvero Longino&Cardenal +12,78%.

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