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Intesa, Bazoli e Guzzetti cercano il successore di Passera: oggi primo summit con le Fondazioni

Grandi manovre in Intesa per la successione al Passera: scelta interna o esterna? Gallia, Auletta Armenise e Maioli le ipotesi esterne più gettonate ma all’interno ci sono almeno tre candidati: Morelli, Miccicché e Messina – Oggi prima esplorazione – Il titolo corre in Borsa

Intesa, Bazoli e Guzzetti cercano il successore di Passera: oggi primo summit con le Fondazioni

Intesa Sanpaolo reagisce al disorientamento iniziale dell’”abbandono” del ceo Corrado Passera, chiamato dal nuovo premier Mario Monti al superministero dello Sviluppo-Trasporti-Infrastrutture. Il titolo corre in rialzo di circa il 3% a 1,225 euro dopo un massimo a 1,24 euro (ieri il titolo ha perso il 2,94% mentre mercoledì ha chiuso in leggero rialzo dello 0,66%). La giornata è favorevole per tutto il comparto che beneficia dell’allentamento delle tensioni sullo spread in area 470 e del discorso di Monti che ha ottenuto la fiducia alla Camera.

Presente tra i banchi del governo anche Passera nella suo nuova veste: “Monti è stato chiarissimo – ha detto il neo ministro – dobbiamo puntare ad accelerare una crescita sostenibile e,secondo me, l’occupazione. Il disagio occupazionale è il disagio numero uno”. Ma ora a Ca’ de Sass il disagio è tutto per le Fondazioni azioniste di Intesa. Se arrivano dichiarazioni di stima e soddisfazione per la “promozione” del ceo di Ca’ de Sass (così come del vice-presidente del consiglio di Sorveglianza Elsa Fornero chiamata al Welfare), agli azionisti è scoppiato tra le mani un problema inaspettato che va risolto il più celermente possibile.

Soprattutto di questi tempi, i mercati hanno bisogno di chiarezza di messaggi e di velocità di azione per investire. Ma se in un primo tempo si pensava che i giochi per la successione potevano già essere risolti entro questa settimana, non è detto si riesca a chiudere la partita in tempi così brevi. Anche perché esiste una divergenza tra le Fondazioni su un’eventuale soluzione interna o meno. Al momento i poteri temporanei sono stati affidati al direttore generale vicario Marco Morelli.

Una soluzione interna potrebbe anche orientarsi sul direttore finanziario Carlo Messina o Gaetano Micciché, responsabile Corporate and Investment banking. Sul fronte del toto-nomine esterno, le voci e le ipotesi chiamano in campo Fabio Gallia, Giampiero Auletta Armenise e Giampiero Maioli. Oggi dovrebbe svolgersi il primo incontro tra le principali Fondazioni e Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza che però non sarebbe ancora stato convocato. Secondo statuto al Consiglio di Sorveglianza spetta infatti la proposta del nuovo consigliere delegato che verrà poi nominato dal Consiglio di Gestione (in programma già da agenda martedì 22 novembre).

D’altra parte Passera ha lasciato una banca in salute che nell’emergenza generale è sicuramente quella meno alle prese con l’emergenza personale. L’istituto è l’unica tra le banche monitorate dall’Esma in Italia che al momento non ha bisogno di una nuova ricapitalizzazione per raggiungere il nuovo livello di core tier 1 (9%) calcolato sulla base del mark to market dei Titoli di Stato, come i nuovi criteri impongono. Non solo.

Può permettersi di distribuire agli azionisti il dividendo anche nel 2011 dopo aver archiviato nei primi nove mesi un utile netto di circa 1,9 miliardi mentre altre banche dovranno rinunciare. E ha confermato la vocazione di banca di sistema: “Continueremo ad investire sui titoli Italiani”, aveva detto lo stesso Passera alla presentazione dei dati dei nove mesi.

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