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Golf, gli italiani sperano nel Portogallo

Matteo Manassero, Marco Crespi, Alessandro Tadini, Renato Paratore e Andrea Pavan questa settimana alla prova del al Portugal Masters.

Golf, gli italiani sperano nel Portogallo

Cinque italiani tentano la scalata al Portugal Masters questa settimana, a Vilamoura, in Algarve, sul tracciato dell’Oceanico Victoria Golf Club. Sono Matteo Manassero, Marco Crespi, Alessandro Tadini, Renato Paratore e Andrea Pavan, tutti bisognosi di realizzare un buon risultato.

Per Manassero l’imperativo è uscire dalla spirale di undici tagli consecutivi mancati, un precipizio che sembra senza  fine per il 22enne, già vincitore di 4 tornei in carriera.

Paratore, 19 anni, numero 108 dell’ordine di merito nella Race to Dubai (la classifica europea), deve cambiare passo poiché la sua “carta”, una sorta di pagella per il circuito principale, è molto a rischio. 

Crespi e Tadini sono messi peggio (134 e 149) e hanno bisogno di portare a casa almeno 100mila euro per entrare tra i primi 110 del circuito e garantirsi l’ingresso diretto alla finale della Qualifying School (dove, chi è senza carta, deve tornare per le qualifiche). Pavan (193esimo) deve puntare al podio del torneo, perché gli occorre almeno un piazzamento tra i primi tre. 

Il montepremi è alto per l’Europa: due milioni di euro, di cui quasi 334mila andranno al  vincitore. Buono il field: ci sono, fra gli altri tre vincitori di major come Martin Kaymer, Padraig Herrington e Darren Clarke. 

Chi vuole seguire affanni e speranze del quintetto azzurro può vedere il torneo su Sky Sport, in diretta, da oggi a domenica. 

A qualche migliaia di chilometri, sorvolato l’Oceano, si disputa invece il Frys.com Open, a Napa, in Florida, percorso nord del Silverado Golf Club, torneo che inaugura la nuova stagione negli Usa. Il campionato americano 2015-2016 comincia oggi e fra i migliori in pista troviamo il numero tre del mondo Rory McIlroy e il numero sette Justin Rose (rispettivamente numero 1 e 5 della Race to Dubai). 

Per Rory è un rodaggio indispensabile dopo l’incidente alla caviglia e per entrambi un buon allenamento prima dei ricchi tornei finali del circuito europeo. Negli Usa d’altra parte si debutta con un montepremi che può fare gola: sei milioni di dollari, oltre un milione per il primo.

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