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Generali vende attività a Panama

Stando alle indiscrezioni, a breve dai confini del gruppo potrebbero uscire anche le compagnie operative in Irlanda, Belgio, Grecia e Portogallo e potrebbe essere valutata la cessione delle attività in Tunisia, Emirati Arabi e Guernsey.

Generali vende attività a Panama

Generali ha venduto le sue attività a Panama. L’operazione “rientra nell’ambito della strategia di ottimizzazione della presenza geografica e di miglioramento dell’efficienza operativa e dell’allocazione del capitale”, spiega il gruppo.

Generali è presente a Panama dal 1970 tramite un branch, attivo principalmente nel Danni. L’accordo prevede la cessione delle attività e passività del branch, incluso il portafoglio assicurativo, ad Assa Compania de Seguros, un istituto assicurativo nella regione, per un corrispettivo di 172 milioni di dollari, soggetto ad adeguamento al closing.

Attraverso Assa, Generali rimarrà operativo a Panama tramite le sue business line internazionali, ovvero Generali Employee Benefits, Generali Global Corporate & Commercial e Europ Assistance. L’operazione di Panama giunge a pochi giorni di distanza dall’annuncio della cessione delle attività in Colombia e Guatemala. In precedenza Generali aveva ceduto le attività in Lichtenstein.

La vendita di Panama “costituisce un ulteriore passo verso il riequilibrio della presenza geografica del gruppo Generali nel mondo. Stiamo compiendo buoni progressi nell’ottimizzazione della nostra impronta geografica”, commenta Frederic de Courtois, Group Ceo del global business lines and international.

L’operazione “ci aiuterà a raggiungere ulteriormente i nostri obiettivi e a perseguire la strategia per rendere Generali una compagnia simpler e smarter”, aggiunge.

Nell’agenda del Leone c’e’ la vendita di almeno un’altra decina di aziende, in linea con quanto annunciato nell’Investor Day del 23 novembre scorso. In quell’occasione il group ceo, Philippe Donnet, annunciò la volontà di cedere alcune controllate con l’uscita da 13-15 Paesi, dove il gruppo non vanta alcuna leadership.

L’intento – ribadito la settimana scorsa in occasione della presentazione dei conti semestrali – è ottenere proventi per “almeno un miliardo di euro” dalle dismissioni, da investire “in business più redditizi e in mercati con una performance più in linea con la strategia” della compagnia.

Stando alle indiscrezioni, dai confini del gruppo potrebbero uscire anche le compagnie operative in Irlanda, Belgio, Grecia e Portogallo e potrebbe essere valutata la cessione delle attività in Tunisia, Emirati Arabi e Guernsey. Tra i Paesi di minore interesse per il Leone vi sarebbero anche le Filippine e l’Ecuador.

Le attività che saranno dismesse valgono nell’insieme meno dell’1% del risultato operativo di gruppo e hanno un Roe inferiore al 5%. Oggi il titolo Generali ha chiuso a Piazza Affari con un progresso dello 0,94% a 16,08 euro.

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