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Fiducia alle stelle: banche ok, corrono sterlina e Bitcoin

Anche il Europa il sentiment positivo degli investitori è ai massimi e le Borse ne beneficiano. Solo Londra soffre per il rialzo della sterlina, mentre il negoziatore francese Barnier frena sull’intesa per Brexit. Piazza Affari sale con le banche. Brilla il settore utility con Enel e Acea. In moderato calo Stm dopo il downgrade di Samsung

Fiducia alle stelle: banche ok, corrono sterlina e Bitcoin

Anche in Europa, come negli Usa, la fiducia dell’economia sale ai massimi dal 2000. Il sentiment Index infatti ha toccato quota 114,7, ai livelli dell’ottobre 2017. La buona congiuntura, combinata con il rialzo dei mercati americani, si traduce in un progresso generale dei listini. A Milano l’indice Ftse Mib (+0,7 circa) sfiora i 22.500 punti. Fa meglio Francoforte (+0,8%), davanti a Parigi (+0,6%). Madrid (+1,25%) è in pieno rally: la crisi catalana non ha frenato la crescita robusta dell’economia.

In terreno negativo Londra, sotto dello 0,5%, affondata dal rialzo della sterlina dopo la notizia dell’accordo tra Londra e Bruxelles sull’indennità economica del divorzio dall’Unione, pur smentita dal negoziatore europeo Michel Barnier. La valuta britannica è schizzata ai massimi da due mesi: il cross euro/sterlina cede lo 0,44% portandosi a quota 0,8831, mentre quello sterlina/dollaro si attesta a 1,3401 (+0,33%) spingendo al ribasso i titoli più esposti sul fronte internazionale e legati al mercato Usa, come British American Tobacco, Diageo e GlaxoSmithKline.

Il cross euro-dollaro tratta a 1,186, poco mosso rispetto alla chiusura di ieri. Pesa il possibile “shutdown” del governo Usa dopo che i democratici hanno disertato una riunione con il presidente Donald Trump sul tema del bilancio. I future a Wall Street anticipano un avvio in rialzo dello 0,3% che potrebbe aggiornare il triplice record di ieri.

Il Bitcoin è arrivato stanotte a 10.400 dollari, con un rialzo del 5% che porta il guadagno dell’ultimo mese al 50%. Sul fronte macro, l‘attenzione è anche per la stima ‘flash’ dell‘inflazione tedesca di novembre. In attesa del dato complessivo, da cinque dei sei lander che concorrono alla media nazionale, i numeri preliminari evidenziano un‘incoraggiante ripresa, tornando ad avvicinarsi all‘obiettivo ufficiale Bce di “inferiore ma vicino a 2%”.

Lo spread Btp/Bund si contrae a 140,9 punti base dopo che il Tesoro italiano ha collocato titoli per 3,5 miliardi di euro. Per il Btp decennale il rendimento è sceso di 13 punti base all’1,73% mentre sul Ccteu a sette anni il rendimento è calato di 14 punti base allo 0,46%.

Quotazioni del greggio in calo, penalizzate dai dubbi sulla volontà della Russia di estendere l’accordo per limitare la produzione. Intorno alle 12 italiane il contratto sul Brent per scadenza gennaio cede 66 cent a 62,95 dollari al barile. La scadenza analoga del greggio leggero Usa arretra di 52 cent a quota 57,47.

A Piazza Affari positivi i bancari, sostenuti anche dal giudizio positivo della Bce sulla solidità patrimoniale di alcuni istituti: Bper Banca +3,5%, Credito Emiliano +2%. Francoforte, a conclusione del processo annuale di revisione prudenziale Srep, ha fissato per la banca reggiana un target minimo di livello patrimoniale (Cet1 phased-in) del 7,37% per il 2018. Il Cet1 a fine settembre era pari al 13,37%.  

Unicredit guadagna l’1,4%, Intesa +1,9%. Ubi rimbalza del 2,3%. In ripresa anche il Credito Valtellinese (+0,86%): dai piccoli investitori dovrebbero arrivare circa 50-100 milioni di euro di adesione all’aumento di capitale. Nel risparmio gestito, FinecoBank (+3,3%) segna il nuovo record storico. In ascesa anche Banca Generali (+1,7%) e Azimut (+0,7%).  Brillante il settore Utility.

Enel (+1%) segna i nuovi massimi dal 2008. Acea (+9%) è il miglior titolo di oggi. Kepler Cheuvreux e Mediobanca, all’indomani della presentazione del nuovo piano industriale, hanno alzato la raccomandazione.  Iren (+1,6%) entro Natale potrebbe arrivare il via libera dei comuni più importanti che controllano Acam La Spezia, alla cessione del controllo. In forte rialzo Sogefi, che balza del 6,5% dopo che ieri si è svolto il “Technology day”. Banca Akros ha portato la raccomandazione a “Buy” da “Accumulate”.

Il denaro è diffuso su quasi tutto il listino. Fa eccezione Telecom Italia (-0,8%). In moderato ribasso Stm (-0,2%). Il settore dei chips è sotto pressione dopo il downgrade di Samsung da parte di Morgan Stanley. Calano anche Dialog Semiconductors e Infineon. 

Mediaset +0,5%. Stamattina Equita ha ritoccato il target price a 3,50 euro da 3,40 euro, confermando la raccomandazione Hold. Il proxy adviser Iss ha invitato i suoi clienti a votare contro la proposta del socio di controllo Fininvest di cambiare lo statuto e quindi il metodo di elezione del Cda nella prossima assemblea del 15 dicembre.

Tra le small cap, Aedes +2,2%. La società immobiliare ha firmato un contratto preliminare per acquistare due edifici a torre ubicati in via Richard a Milano, dal Fondo Immobiliare Obelisco gestito da Investire SGR. Netweek (+10%) è tra i principali beneficiari degli sgravi fiscali per l’editoria.

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