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Europa, guerra a Booking e Expedia

Martedì i due colossi dei viaggi online dovranno rispondere alle sollecitazioni delle Antitrust di Italia, Francia e Svezia sulla regolamentazione del mercato.

Europa, guerra a Booking e Expedia

Dopo Google, l’Europa lancia la sfida ad altri campioni della tecnologia: stavolta tocca ai padroni dei viaggi online, Booking e Expedia, la cui sorte sarà decisa il prossimo 21 aprile, quando i due colossi delle prenotazioni alberghiere sul web dovranno offrire concessioni alle Antitrust di Italia, Francia e Svezia. 

In modo coordinato, le tre autorità (quella di Roma è guidata da Gianni Pitruzzella) stanno ottenendo dai due gruppi degli impegni formai in modo da ridurre la pressione che entrambi esercitano sull’economia reale. Come? Le due holding basate negli Stati Uniti sono state accusate di impedire agli alberghi di praticare prezzi più bassi di quelli offerti sul loro sito (pena l’esclusione dalle liste) e di imporre commissioni di prenotazione mai inferiori al 15%. Per Paesi, come Francia e Italia, che dipendono molto dal turismo, è un onere molto alto.

Martedì dunque le autorità avranno una risposta dalle due aziende che fanno parte di quelle che ormai, come Google, Amazon e altre, in Europa vengono identificate come “over the top”. E a pieno titolo, visto che Priceline, che gestisce marchi come appunto Booking.com ma anche Rentalcars.com, fattura oltre 40 miliardi di dollari, vale a dire su per giù come la prima banca italiana.

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