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Elezioni Usa, le ultime ore della sfida Obama-Romney: fra peregrinazioni e comizi

Ultimi appelli agli elettori dei due candidati alla Casa Bianca – Oggi Obama visiterà tre stati (Wisconsin, Ohio e Iowa), Romney addirittura quattro (Florida, Virginia, New Hampshire e ancora Ohio).

Elezioni Usa, le ultime ore della sfida Obama-Romney: fra peregrinazioni e comizi

Sono ore di palpitazione per Barak Obama e Mitt Romney. Alla vigilia del voto per le presidenziali americane i due candidati alla Casa Bianca sono impegnati in una frenetica corsa tra i cosiddetti “swing states”, quelli in cui si deciderà la vittoria. Oggi Obama dovrebbe visitare tre stati, Romney quattro. E’ il momento degli ultimi appelli agli elettori per cercare di sbloccare una situazione quantomai indecisa. 

I sondaggi indicano che il Presidente uscente e lo sfidante repubblicano sono sostanzialmente alla pari. Secondo l’ultima indagine pubblicata da Wall street Journale e Nbc, Obama sarebbe in vantaggio di un punto, 48% contro 47%, ma il distacco è inferiore al margine d’errore del sondaggio (2,5%).

Obama oggi sarà in Wisconsin, Ohio e Iowa: tre stati del Midwest che, escludendo sorprese altrove, potrebbero dargli gli oltre 270 voti elettorali necessari alla rielezione. In tutti e tre il leader democratico ha un lieve vantaggio sull’avversario.

Romney invece sarà prima in Florida e Virginia – dove i sondaggi lo danno in testa o alla pari con Obama -, poi in Ohio e New Hampshire.

Il risultato delle elezioni avrà un impatto su numerose questioni di politica interna ed estera: dal problema dei tagli alla spesa e dell’aumento delle tasse che potrebbe scattare a fine anno (il cosiddetto “fiscal cliff”) alla gestione dell’immigrazione illegale, fino al contrasto delle ambizioni nucleari dell’Iran.

In gioco c’è anche l’equilibrio dei poteri al Congresso, con i Democratici che dovrebbero conservare una sia pur lieve maggioranza al Senato, mentre si prevede che i Repubblicani otterranno il controllo della Camera.

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