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Leonardo: ordini e ricavi aumentano a doppia cifra, confermate le guidance 2024. Sonar e siluri: è vicina la vendita a Fincantieri

Nel primo trimestre 2024 balzo dei margini per Leonardo: l’ebita vola a 182 milioni di euro (+67%). Utile netto positivo per 459 milioni grazie all’impatto di Telespazio. Cala l’indebitamento del gruppo. Sonar e siluri: in arrivo la vendita delle attività di produzione a Fincantieri. Il Ceo Cingolani: “Al lavoro su nuova struttura Difesa Ue”

Leonardo: ordini e ricavi aumentano a doppia cifra, confermate le guidance 2024. Sonar e siluri: è vicina la vendita a Fincantieri

Nel primo trimestre 2024 Leonardo ha registrato nuovi ordini per 5,8 miliardi di euro, in aumento del 4,9% rispetto al dato proforma 2023 che già include Telespazio (consolidata da gennaio 2024), e ricavi a 3,7 miliardi, in crescita del 15,3%. L’ebita del gruppo aerospaziale sale del 67% a 182 milioni di euro. Il risultato netto è positivo per 459 milioni di euro – rispetto ai 40 milioni dello stesso periodo del 2023 – perché include “la plusvalenza rilevata a seguito della valutazione al fair value del Gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale dello stesso”. Il risultato ordinario è positivo per 93 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 40 milioni di un anno fa. Il free operating cash flow è negativo per 621 milioni ma in miglioramento dell’11,5% rispetto a un anno fa e l’indebitamento netto di gruppo cala del 20,7% a 2,93 miliardi.

Leonardo, confermate le guidance 2024

Confermate le guidance 2024: 19,5 miliardi di euro di nuovi ordini, 16,8 miliardi di ricavi, ebita a 1,44 miliardi, un free cash flow operativo di 770 milioni e un indebitamento di 2 miliardi.

L’andamento degli ordini nel primo trimestre è sostenuto in primo luogo dall’Elettronica per la difesa e sicurezza (+29,8% a 2,99 miliardi con un +38,1% dell’Europa) ma anche dal +8,2% degli elicotteri e dal +100,8% delle aerostrutture (a 253 milioni). Il livello di ordini del periodo equivale ad un book to bill (rapporto fra gli ordini ed i ricavi del periodo) pari a circa 1,6 e porta il portafoglio ordini a 43,153 miliardi. Questa cifra record “assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni”.

Leonardo e l’impatto di Telespazio

Quanto agli impatti di Telespazio, che alla luce delle modifiche agli accordi con l’altro socio Thales, viene consolidata integralmente dall’1° gennaio 2024, Leonardo indica che dalle risultanze preliminari del processo di purchase price allocation, “tutt’ora in corso”, “emerge una plusvalenza per il gruppo” di 366 milioni. Questa plusvalenza corrisponde a un fair value del gruppo Telespazio pari a circa 885 milioni.

A metà aprile inoltre Leonardo ha acquistato il restante 30% del capitale sociale di Alea Srl (azienda di Pordenone specializzata nelle comunicazioni con tecnologia Push To Talk) con un esborso complessivo pari a circa 1,5 milioni. Leonardo era entrata in Alea nel 2021 rilevando il 70% e concordando una opzione sulla quota residua.

Leonardo, al rush finale la trattativa con Fincantieri

Intanto, è alle battute finali la trattativa tra Fincantieri e Leonardo per le attività ex Wass. Secondo quanto risulta a Radiocor, l’accordo per la cessione delle attività di produzione di sonar e siluri di Leonardo al gruppo della cantieristica arriverà a giorni. Dopo il cda di ieri dedicato ai conti trimestrali di Leonardo, vale la pena segnalare che è in programma per giovedì 9 maggio un consiglio di amministrazione straordinario di Fincantieri. A metà aprile, parlando in un evento pubblico a Genova, il Ceo di Leonardo Roberto Cingolani aveva confermato che il negoziato tra le parti era a un livello avanzato.

Le attività oggetto della trattativa, già Whitehead Alenia Sistemi Subacquei e ora confluite nella divisione Sistemi di difesa di Leonardo, sono concentrate nello stabilimento di Livorno e hanno un range di fatturato di circa 150-200 milioni di euro: secondo le indiscrezioni di stampa circolate, avrebbero una valutazione di 250-300 milioni. L’operazione consentirà a Fincantieri di incrementare la propria presenza nel settore militare con particolare focus sul dominio subacqueo. Sempre secondo rumors recenti, l’acquisizione potrebbe essere accompagnata da parte del gruppo di Trieste da una operazione di rafforzamento patrimoniale.

Leonardo, cosa ha detto il Ceo Cingolani

Il piano di efficientamento – ha sottolineato il Ceo di Leonardo, Roberto Cingolani – “è pienamente operativo e in linea con il raggiungimento del target previsto a fine anno” mentre “per quanto riguarda la crescita inorganica del piano, stiamo continuando a rafforzare le alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa europea: tutto ciò ci permetterà di ottenere forte crescita, maggiore redditività e migliore conversione di ebita in cassa”.

“Siamo pienamente focalizzati sull’esecuzione del piano industriale – ha proseguito Cingolani – Il consolidamento del core business della difesa procede molto bene grazie all’accelerazione del processo di digitalizzazione che crea nuove opportunità in termini di ricavi e genera efficienze sui costi; stiamo incorporando l’Intelligenza artificiale e il Digital Twin in tutti i cataloghi prodotto e lavorando sul digital continuum delle Forze Armate”. E ancora: “Le future attività sono rafforzate dalla riorganizzazione e dai cambiamenti di governance – prosegue Cingolani – che hanno permesso la creazione della nuova Divisione Spazio, l’accelerazione delle attività nella cybersecurity e lo sviluppo di una strategia che faccia leva sull’Intelligenza artificiale generativa e sulle capacità multidominio per tutte le piattaforme di Leonardo. Il piano di efficientamento è pienamente operativo e in linea con il raggiungimento del target previsto a fine anno”.

Cingolani: “Al lavoro su nuova struttura Difesa Ue”

Leonardo – ha infine dichiarato Cingolani – “sta lavorando per rafforzare le alleanze internazionali“, sta “accelerando la definizione di un nuovo scenario nelle aerostrutture” e sta lavorando “alla nuova struttura della difesa europea con le altre istituzioni e aziende”, inoltre è al lavoro “per dare continuità al memorandum con Bell” nella tecnologia del convertiplano. Cingolani ha inoltre ricordato l’impegno per la riorganizzazione delle attività spaziali.

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