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Deutsche Bank prepara una super “bad bank” da 50 miliardi

Secondo il Financial Times, sarà una divisione “non-core asset” e conterrà principalmente derivati a lungo termine – Previsto anche un forte ridimensionamento delle attività di trading fuori dall’Europa continentale

Deutsche Bank prepara una super “bad bank” da 50 miliardi

Deutsche Bank sta per dare il via alla più mastodontica operazione di pulizia dei bilanci che la finanza ricordi. Secondo anticipazioni riportate dal Financial Times, il colosso bancario tedesco ha deciso di trasferire in una bad bank beni per un valore stimato attorno a 50 miliardi di euro, pari al 14% del bilancio dell’istituto.

Il nuovo contenitore sarà ribattezzato, con teutonico eufemismo, divisione “non-core asset”. A differenza di una normale bad bank – già realizzata in passato da Deutsche Bank – non conterrà solo titoli tossici e in forte perdita, ma asset non strategici, principalmente derivati a lungo termine, con un focus particolare su transaction banking e gestione patrimoniale privata.

In altri termini, si tratterà di un gigantesco bail-in, che avrà senza dubbio ripercussioni sulle prospettive dell’Unione bancaria.

Sarà un taglio radicale – spiega una fonte anonima al giornale britannico – Lo facciamo oggi perché abbiamo messo assieme abbastanza mezzi per gestire l’operazione. Prima non potevamo”.

Il Ceo di Deutsche Bank, Christian Sewing, annuncerà ufficialmente l’operazione a metà luglio, quando l’istituto presenterà il bilancio semestrale.

Sempre secondo il Financial Times, la riorganizzazione avviata dalla Banca prevede anche un forte ridimensionamento – se non perfino la chiusura – della attività di trading fuori dall’Europa continentale.

L’obiettivo di Sewing è invertire la tendenza al ribaltamento dei corsi azionari che ha lasciato Deutsche Bank con il rapporto prezzo-valore contabile più basso tra i 37 finanziatori del Bloomberg Europe 500 Banks and Financial Services Index.

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